L'immagine qui sopra potrebbe effettivamente sembrarci l'ingrandimento di un pezzo di coriacea pelle di rinoceronte o la corteccia di un vecchio albero. E' invece la immagine del suolo di Encelado, la più ravvicinata mai presa, da soli 1.700 chilometri di distanza. Encelado è una delle lune di Saturno, piuttosto piccola, il diametro è di soli 500 chilometri, per dire la misura della pianura padana. Non ci si aspettava molto da questa luna quando partì anni fa la missione spaziale Cassini Huygens, cui si deve questa immagine, una grande collaborazione fra NASA; Agenzia spaziale Europea ESA e ASI, la nostra Agenzia Nazionale per lo Spazio. Ed invece di sorprese ne sono venute eccome! Encelado ha infatti tutte le carte in regola per essere in pool position per sviluppare una qualche forma di vita organica !!
Da quelle fraglie esce continuamente vapore d'acqua mista ad altri elementi, conme azoto e potassio. L'immagine, sempre di Cassini, lo documenta molto bene. E inoltre se si esegue un termogramma ci si acccorge che questi pennacchi si estendono per centinaia di chilometri. Eccone uno nell'immagine sottostante.
Sotto quelle fraglie deve esserci una riserva d'acqua di notevoli proporzioni, una sorta di mini oceano, riscaldato dall'interno della piccola Luna per almeno 100 gradi rispetto al resto del corpo celeste. Un fenomeno quindi simile ai geyser terrestri, ma molto più evidente e notevole (qui sotto uno dei geyser a Yellowstone , USA)
Temperature elevate rispetto al circondario, acqua, elementi diversi. Le evidenze per la presenza di forme di vita tanto elementari qquanto estreme , come peraltro si rilevano nei geyser terrestri, aumentano. Il satellite che doveva passare inosservato diventa così il maggiore candidato a ospitare una qualche forma di vita nel Sistema solare. Restiamo con le orecchie tese alle prossime informazioni che avremo da Cassini, tuttora in orbita attorno a Saturno.
Infine un video della entusiasta Carolyne Porco, una degli scienziati principali della missione Cassini Huygens.
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