mercoledì 28 settembre 2011

Un uovo fritto da 15.000 gradi


            

Un uovo fritto,  così è soprannominata dagli astronomi questa particolare stella con nebulosa attorno,

Questa nuova immagine, la migliore mai ottenuta, è stata presa con il VLT  dell'ESO, l'Osservatorio Astronomico Europeo, e resa pubblica proprio stamattina. In effetti questa stella appartiene a una delle classi più rare: quella delle supergiganti gialle, di "vita" assai breve proprio perchè di dimensioni enormi. Per la prima volta nell'immagine si mette in mostra un doppio guscio di polvere che circonda la supergigante centrale.


La stella colossale, nota agli astronomi come IRAS 17163-3907 , ha un diametro circa mille volte maggiore del nostro Sole. Alla distanza di circa 13 000 anni luce dalla Terra è la più vicina supergigante gialla finora trovata e le nuove osservazioni mostrano che è circa 500 000 volte più brillante del Sole 
Se la nebulosa "Uovo Fritto" fosse posta al centro del sistema solare, la Terra si troverebbe ben all'interno della stella stessa e l'orbita del pianeta Giove lambirebbe appena la superficie. La nebulosa circostante, molto più grande, inghiottirebbe tutti i pianeti e i pianeti nani oltre ad alcune delle comete che si trovano oltre l'orbita di Nettuno. Il guscio più esterno ha un raggio di 10 000 volte la distanza tra la Terra e il Sole.
Le supergiganti gialle si trovano in una fase evolutiva molto movimentata, in cui sono sottoposte continuamente a eventi esplosivi -- questa stella ha già  espulso una massa pari a quattro volte la massa del Sole nel giro di poche centinaia d'anni. Il materiale scagliato lontano dalla stella durante queste esplosioni ha formato il doppio guscio della grande nebulosa, composto da polvere ricca di silicati mescolata con il gas.
Ecco qui un filmato che ci fa capire dove sta l'uovo fritto galattico .....
                                  

martedì 27 settembre 2011

Scontro, incontro o fusione ? (tranquilli non è finanza...)


Uno studente del master in Comunicazione della Scienza di Padova mi ha chiesto che cosa succede quando due galassie si scontrano.

Rispondo ben volentieri: prima di tutto occorre chiarire che per "scontro" di galassie non si intende uno scontro tale e quale noi ci immaginiamo, ad esempio, fra due auto o due corpi solidi in generale.

Le galassie infatti, di qualunque tipo esse siano ovvero a spirale, ellittiche o irregolari, sono composte anche da miliardi di stelle, in numero molto variabile. Si va dalla galassie nane che hanno poche centinaia di milioni di stelle alle galassie giganti che ne hanno molte decine di miliardi. Altre  componenti delle galassie sono poi la polvere ed il gas e in quasi tutte le galassie è stato rivelato almeno un buco nero al centro lì dove la densità di stelle è maggiore.

Il punto da chiarire bene è che le galassie non si scontrano, ma eventualmente si fondono. Il processo dipende sostanzialmente dalle dimensioni delle galassie che si "incontrano". Ad esempio galassie come la nostra si sono senz'altro formate cannibalizzando altre più piccole e aumentando così la loro massa.

Ma perché parliamo di incontro e non di scontro e perché parliamo di fusione ?Il motivo è semplice: perché le distanze fra le stelle anche se le galassie a noi sembrano corpi praticamente continui, sono enormi. 

Pensiamo che fra noi e la stella più vicina Alfa del Centauro passano più di 4 a.l. e poiché la luce va 300.000 km/s è possibile immaginare solo parzialmente una così enorme distanza. Pensiamo ora  che nella nostra galassia esistono miliardi di stelle!

Un'immagine mentale che  possiamo tentare di farci  è quella dei fiocchi di neve molto molto radi che a volte cadono d'inverno. Se due di queste formazioni si dovessero incrociare certamente non ci sarebbe uno scontro ma un incontro e una fusione.

L'altro punto fondamentale è che le galassie, fin da quando sono molto distanti fra loro, per la loro enorme massa si attraggono a vicenda.

Ad esempio la galassia di Andromeda che vediamo qui sotto in una bella immagine sta venendo contro la nostra alla bella velocità di 300 km/s.



Che cosa succederà  quando le due galassie saranno sufficientemente vicine? Bene,  inizieranno una specie di danza che le porterà a distorcersi reciprocamente  e la situazione  più probabile è che diano origine  a due galassie con una sorta di "sbaffo".

In questo bel filmato vediamo la danza della nostra Galassia e di Andromeda come  sarà fra molti milioni di anni riprodotta tramite un'accurata simulazione al computer.



L'esito di questi incontri può dar luogo a galassie dalle forme più strane come questa qui sotto 


oppure a galassie che ci sembrano assolutamente normali, come questa bellissima  a spirale chiamata loro "l'occhio del diavolo", che in realtà è il risultato di uno scontro - incontro fra una galassia molto grande e una più piccola che ha portato ad una fusione. 



Ancora una volta quindi il lessico la parola scontro o collisione che spesso si usa che aveva portato fuori strada però ora possiamo dire di essere sufficientemente informati per capire cosa succede quando due galassie si aperte le virgolette scontrano chiuse le virgolette

lunedì 26 settembre 2011

La "voce" del Sole.

Continua questa strana stagione, benedetta, in cui invece delle piogge autunnali ci facciamo qualche bagno al mare o in piscina. Quindi un ringraziamento al Sole di cui mostro qui sotto un immagine che ci fa vedere bene la corona solare e qualche particolare della superficie. (ovviamente non è luce visibile, quella che vediamo con gli occhi).  Un esperto riconoscerebbe subito una intensa attività di vento solare che arriverà  alla Terra il prossimo 30 settembre.



L'attività solare da qualche giorno è notevole, e cliccando qui  potete sentire la sua attività nel dominio delle onde radio. In qualche modo la "voce del Sole" 


sabato 24 settembre 2011

Sopravvissuti a satelliti killer e neutrini con scarpe Nike..

Sopravvissuti al satellite killer che doveva distruggerci, ma per fortuna la Protezione Civile era in stato di allerta per bufala mediatica, e ai neutrini superluminali, che corrono più veloci del pensiero prendiamoci una pausa con questo bello spettacolo: un'aurora vista dallo spazio, dal Madagascar all'Australia. 


mercoledì 21 settembre 2011

Sette bellissime sorelle



"Tramontata è la Luna e le Pleiadi al mezzo della notte ..... " . Inizia così una delle più belle e struggenti poesie della grande poetessa greca Saffo, vissuta attorno al  600 ac. 

Lo diciamo solo per ricordare come questo piccolo gruppo di stelle, visibile a occhio nudo dall'autunno a primavera alle nostre latitudini, sia da sempre conosciuto e cantato da poeti e scrittori. Anche Omero ne parla.

In questa bella immagine si vede chiaramente come le "sette sorelle" che vediamo a occhio nudo, con una buona vista e senza luce attorno, sia in realtà un ammasso di stelle, a centinaia, molto azzurre o addirittura bianche, e quindi giovanissime, sui 100.000 anni. 

Conosciuto anche come M45, le Pleiadi sono a soli 400 anni luce di distanza verso la costellazione del Toro (Toro). 


Facili da trovare, assomigliano a un piccolo "carro"  con un binocolo casalingo appaiono così :




Mentre i loro nomi sono meglio visibili in questa immagine dello Space Telescope annotata. 




Infine riporto, per le persone a cui piace la poesia, l'intero componimento di Saffo:


Tramontata è la Luna
e le Pleiadi in mezzo della notte;
e anche giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola


Scuote l'anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.


Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero. 

martedì 20 settembre 2011

Quel sottile velo che ci tiene in vita...


Una foto strana e molto bella. Spero piaccia a tutti. E' un primo raggio di Sole visto dalla Stazione Spaziale internazionale, ISS, di cui un pezzo è in primo piano.

Non la metto nel post, però, in quanto "bella", o meglio non solo, ma anche perchè ci fa vedere quanto sottile sia la nostra atmosfera. Quello strato azzurro che vediamo è diciamo al massimo 100 chilometri, anche se noi consideriamo spesso atmosfera i soli primi 5000 metri, oltre ai quali praticamente non riusciamo a respirare. 

Ma l'atmosfera ha un altro fondamentale compito per preservare la vita: filtra tutte le radiazioni che per noi sarebbero mortali: ultravioletto, X, Gamma etc. tutta roba che non permette alla vita di avere luogo.

Se noi pensiamo che, cifra tonda, la Terra ha un diametro di 13.000 chilometri allora vediamo che, in scala, la nostra atmosfera, 100 chilometri, è come un foglio di pellicola trasparente, quella per i cibi, che avvolge un pompelmo bello grande....  Un equilibrio delicato la vita, non trovate ?

lunedì 19 settembre 2011

La danza di Vesta

Vesta è uno dei grandi asteroidi, 500 km di diametro, praticamente un piccolo pianeta sferico e solido. Ne abbiamo parlato, dato che la sonda Dawn, di NASA ma con due ottimi strumenti di analisi italiani, la sta studiando da settimane. 

Problemi per capire le prime immagini ce ne sono eccome. Ecco come si presenta la superficie di Vesta. 


Mettendo poi insieme le varie immagini è stato prodotto questo filmato "a colori",  che ci dà conto dell'altezza delle varie zone del piccolo pianeta.  Blu significa "più basso" o profondo se preferiamo, fino al rosso, il massimo dell'altezza. Ne viene fuori un filmato curioso, quasi una danza. (la forma di Vesta non è perfettamente sferica perché mancano ancora riprese alle alte latitudini) 


domenica 18 settembre 2011

Ma.. l'inferno di Dante è fatto così ?

Oggi finisce l'estate meteo, almeno al Nord, dopo una estate infuocata e secca, che farà costare l'olio il triplo (un terzo della produzione) e il vino parecchio di più (20 % in meno e grado + elevato). 

Festeggiamo comunque questa bella estate con una delle immagini più belle e definite della superficie solare mai ottenute. Eccola, ingranditela a tutto schermo per apprezzare quanto sia veramente fantastica.


L'immagine mostra dettagli incredibili di una macchia solare del 2002, assieme a dei cosiddetti granuli bollenti, che possiamo individuare in alto, simili a chicchi di mais. Dobbiamo al Telescopio Solare Svedese alle Canarie questa meravigliosa immagine, particolarmente fortunata anche per le condizioni meteo che hanno permesso un tal dettaglio. 

venerdì 16 settembre 2011

La Luna e Superga, a Torino l'altra sera




Una foto stupenda, del'ultima Luna piena di questa estate, quella che in USA chiamano la "Luna del raccolto" (Harvest Moon) . E' di Stefano De Rosa, merita senz'altro un post straordinario e mattutino e che dedico con simpatia a tutti gli amici/amiche di Torino!

mercoledì 14 settembre 2011

L'ultimo tuffo della cometa


Oggi 14 settembre una piccola cometa sparirà, inghiottita dal Sole. Non è una cattiveria della nostra stella, è lei che ci va spontaneamente perchè attratta dalla grande forza di gravità solare.  Ecco, qui sopra, come era ieri la situazione, abbastanza complicata. 

Il Sole, coperto da un disco opaco del coronografo, lo strumento che a bordo del satellite SOHO permette di studiare i dintorni della stella , ci fa vedere uno sbuffo di materiale coronale di notevole entità. a sinistra Venere, per noi invisibile ora perché nasce e tramonta col Sole e quindi ne viene nascosta dalla luce. 

E a destra nel cerchiolino la piccola cometa scoperta proprio due giorni fa, prima era praticamente invisibile. 

Qui un filmato che ci mostra le ultime ore di avvicinamento della cometa al Sole. 


Ed ecco infine l'immagine più bella, scattata appena due ore fa, alle 7.18 ora italiana. La cometa ha sviluppato una piccola coda e sta andando a capofitto verso la sua fine. 


martedì 13 settembre 2011

Cinque lune magicamente sospese




Quando l'eleganza sta in cielo... Guardate questa foto, ingranditela. Sono cinque lune di Saturno in una splendida immagine ottenuta dalla sonda Cassini, nata da un'idea italiana e che opera da anni attorno al pianeta con gli anelli. 

E' stata presa il 29 luglio scorso  da un punto di vista proprio sopra il piano degli anelli. Rea è a destra in primo piano ed è intrinsecamente piuttosto grande:1.528 chilometri di diametro. Accanto a lei Mimas  che sembra quasi attaccata ma è in realtà a più di 400.000 chilometri di distanza e poi Encelado luminoso,  sopra il piano degli anelli.

Poi  Pandora, un piccolo "satellite pastore", di quelli che regolano i pezzi di ghiaccio e roccia che formano gli anelli stessi e infine l'irregolare luna Janus  a sinistra. 

Cinque, bellissimi, quasi sospesi per magia. Saturno ci regala anche questo. 

lunedì 12 settembre 2011

Oro? Non solo il prezzo è esplosivo....






L'oro ? Come tutti gli altri elementi, a parte Idrogeno, Elio e un po', ma proprio poco di Litio, si formano sostanzialmente nel cuore delle stelle, dove le reazioni di fusione nucleare trasformano incessantemente gli atomi di elementi più "leggeri" in elementi più "pesanti" (ossia con più o meno protoni e neutroni nel loro nucleo). 

L'oro non fa eccezione rispetto agli altri e viene diffuso nello spazio poi dall'esplosione delle stelle che hanno elaborato questo percorso, come le Supernovae. 

Il problema con questo particolare metallo però c'e'. Nel nostro Sistema solare ne abbiamo parecchio di più di quanto dovremmo se fosse prodotto solo per questa via. 

E allora? Allora alcuni astrofisici ora suggeriscono che elementi come l'oro, o altri metalli pesanti, potrebbero essere formati anche in seguito a collisioni di stelle a neutroni. Un evento piuttosto raro ma non impossibile che vediamo rappresentato nell'immagine d'artista qui sopra. 

Due di queste stelle si scontrerebbero, emetterebbero un lampo di raggi gamma, la più energetica delle radiazioni possibili, e si formerebbe come risultato anche l'oro, grazie alla spaventosa energia emessa in pochi secondi. 

Al dito o al collo o al polso potremmo avere quindi quel che rimane di un immane esplosione  spaziale. 

sabato 10 settembre 2011

Per Giove!! Dalle 21 ogni sera...



Bella foto vero? Ci credo è quella che ha vinto il concorso internazionale per la migliore foto di astronomia del 2011, nei prossimi giorni ne farò vedere altre. 


Intanto ingrandite questa per apprezzare i particolari se ne avete voglia e potete facilmente vedere anche ..... il soggetto. 


Alle 23 per le prossime sere Giove sarà abbastanza alto da poterlo vedere come uno "stellozzo" molto evidente, esattamente ad Est. E' facile, non perdetevi lo spettacolo. 


Qui vi metto una quasi inutile simulazione di quel che vedrete, tanto è facile trovarlo, basta guardare ad Est, come detto,  abbastanza basso sull'orizzonte. Miglior orario le 23.  (ingrandite l'immagine, è ovviamente una "notturna".


mercoledì 7 settembre 2011

Un pezzo di Luna mai visto


E- il Polo Nord della Luna, visto "Dall'alto". L'immagine è un mosaico di ben 983 scatti parziali di quella regione presi dal Lunar Reconnaissance Orbiter, LROC.

Uno dei suoi primi obiettivi scientifici è identificare le regioni d'ombra permanenti e quasi permanenti della Luna, da cercarsi ovviamente ai Poli dove più difficilmente arriva la luce solare. E infatti dall'inizio della missione LROC ha trovato vari crateri lunari vicino ai Poli dove la luce solare non entra MAI. Con questo si calcola che la temperatura entro questi tunnel naturali sempre bui scenda vicino allo zero assoluto, -270 !

martedì 6 settembre 2011

La farfalla e lo Scorpione

Una bella immagine dell'ammasso stellare M6, che sembra delineare una farfalla, nella zona di cielo delimitata dalla costellazione dello Scorpione  (Acrab in arabo).  


Ammassi di stelle come questo, relativamente vicino dato che  sta a 100.000 anni luce, permettono di calibrare la meglio i metodi con cui si misurano le distanze nell'Universo.  La logica è molto semplice, la pratica assai complessa, come spesso succede. 

In questi ammassi ci sono spesso stelle di un tipo che possiamo riconoscere e quindi di cui sappiamo la luminosità intrinseca. Di conseguenza da quanto luminosa ci appare possiamo stabilire la distanza. Un po' come sapere un lampione quanto luminoso è e capire, da come lo vediamo, quanto distante rimane. 

Lo Scorpione, è osservabile basso sull'orizzonte fino a fine settembre, verso Sud-Ovest alle 21 italiane circa. Anche  questo ammasso, con un po' di pazienza ed un binocolo, può essere visto ad occhio. 



lunedì 5 settembre 2011

Un film unico che ci dice del Sole, come era 5 miliardi di anni fa


          



Le stelle ? "Fisse"  studiamo a scuola. Ma questo solo notte dopo notte. Le stelle, quasi tutte, si muovono nel cielo, apparentemente molto , molto lentamente. Ovviamente la loro lentezza, ripeto apparente,  è dovuta al fatto che sono molto molto distanti.

HH47 e Hubble ci danno modo, casulmente, di  accelerare lo scorrere del tempo e vedere il jet emesso da quello strano oggetto, HH sta per Herbig Haro dal nome di chi studiò per primo questi casi particolari esistenti in cielo. 
Montando le immagini prese dal 1994 ad oggi, gli astrofisici di Hubble Institute ci regalano questo strano e unico filmato in cui vediamo il Jet di plasma incandescente emesso da HH47, che sta a 1500 anni luce da noi, espandersi a 150 chilometri al secondo (pensate in chilometri all'ora) 

HH47 ci da un buon esempio di quello che potrebbe essere successo nel nostro passato, quando il Sole si stava formando e, con tutta probabilità, per  un bel po' ha continuato a espellere il gas in sovrappiù che non gli permetteva di raggiungere una configurazione stabile. 

venerdì 2 settembre 2011

Due buchi neri al prezzo di uno


Una galassia a spirale, molto simile alla nostra Via Lattea, nel suo centro ha due buchi neri supermassicci. 

E' NGC 3393 , abbastanza vicina a noi, 160 milioni di anni luce, ed è la prima che troviamo con questa particolarità non da poco.

Fra gli studiosi del team internazionale che ha portato a termine  l'interessante scoperta anche un italiano, Guido Risaliti, Astronomo dell'Osservatorio di Arcetri, Firenze. 

L'idea dominante al momento, ma è presto per parlarne, è che la presenza dei due buchi neri, distanti solo 490 anni luce fra loro, sia dovuta alla fusione, avvenuta nel passato, di due galassie., ognuna col suo bravo black hole centrale, come nella nostra.

Nell'immagine sopra, che è la sovrapposizione di una i ottica ottenuta da Hubble Space Telescope con una in radiazione X ottenuta dal telescopio spaziale NASA Chandra, si vedono abbastanza chiaramente. Potete ingrandirla. 


In ogni modo qui sopra metto un particolare dell' immagine in soli Raggi X che evidenzia le zone che contengono i buchi neri (attenzione non si "vedono" i buchi neri, ma la radiazione X emessa come "canto del cigno" dalla materia che viene risucchiata dal buco nero stesso) 


Ognuno dei due  ha una massa almeno di un milione di volte superiore a quella del Sole, ma probabilmente anche maggiore. 






giovedì 1 settembre 2011

La stella "impossibile" che invece c'e' !

In questi ultimi due giorni ha fatto un po' di scalpore la "stella impossibile" scoperta dagli astronomi.

Come sempre a furia di far titoli accattivanti si arriva al nonsense e quindi pure al fatto che il pubblico si forma idee sbagliate o si annoia: cose "troppo difficili per me" .....

Ne parlo volentieri perchè la scoperta è frutto del lavoro anche di parecchi ricercatori italiani degli osservatori di Trieste, Arcetri (Firenze) e Padova . 

Eccola qui la stella impossibile


Piccolina,insignificante, per niente impossibile, dato che ce'. Ma perchè questa stellina a soli 4.000 anni luce a noi e ben dentro la nostra Galassia ha fatto scalpore ?  Beh perchè è fatta solo di Idrogeno e un po' di Elio, ossia niente "metalli",  una miscela che risalirebbe a poco dopo il Big Bang. Tutte le altre stelle vicine sono invece di composizione assai diversa, più o meno ricche di "metalli", perchè il gas da cui si sono formate è quello proveniente dall'esplosione di stelle della generazione precedente, che hanno quindi , col loro motore di fusione nucleare, già "creato" i metalli. Ingredienti iù "evoluti " insomma

Attenzione però che gli astrofisici chiamano metalli tutti gli elementi che non siano Idrogeno ed Elio. Niente a che fare quindi con piombo, ferro , alluminio o altro !


Insomma questa stellina, grande come il Sole e accanto a noi, spariglia le carte. Ci aspettavamo di vederla solo in epoche vicine al Big Bang e invece ce la troviamo "hic et nunc" , "qui e ora". Un bel grattacapo per gli scienziati ora.


Per chi segue questo blog una primizia assoluta, una intervista via twitter con uno degli scienziati che hanno scritto l'interessante lavoro: Simone Zaggia dell'Osservatorio Astronomico di Padova.  La vedete a questo indirizzo, dove Galileo  ;)  lo intervista. 


Simone Zaggia alla NASA con un campione di Luna