venerdì 30 dicembre 2011

Pure lei se ne va col vecchio anno.

Lovejoy, la cometina, solo 200 metri di diametro, scappata all'abbraccio rovente del Sole ha regalato agli amici dell'emisfero Sud uno spettacolo indimenticabile proprio a Natale, si sta allontanando e fra poco perderà anche la sua coda. 


Un ultimo breve filmato, da vedere in alta definizione e a tutto schermo. Lovejoy se ne va. 


Comet Lovejoy (C/2011 W3) Esperance WA (27-12-2012) from Colin Legg on Vimeo.

giovedì 29 dicembre 2011

Equilibrio e bellezza

Verrebbe quasi da non commentare queste immagini, fra le più belle che ci ha inviato la sonda Cassini, da anni attorno a Saturno. Peraltro Cassini nasce proprio da un'idea Italiana, del primo Presidente della nostra Agenzia spaziale, tenacemente voluta e infine realizzata grazie alla collaborazione con NASA ed ESA.

Ecco Titano, il maggiore dei satelliti di Saturno, su cui il mezzo "Huygens" europeo è riuscito a scendere e mandarci immagini dei suoi oceani di metano.


Magnifica no? Sembra come sospeso, lievitare attorno a uno degli anelli del grande pianeta. e che dire di questa :


Qui Titano, con l'inequivocabile colore dovuto alla sua atmosfera, è in secondo piano e sembra più piccolo di Dione, butterato e assai meno esteso di lui. Li tiene insieme a girare attorno a Saturno proprio l'attrazione gravitazionale di quest'ultimo.  Ma la più spettacolare forse è questa:


In cui vediamo Dione in primo piano e due piccoli satelliti minori sullo sfondo di uno degli anelli. Il dominante è sempre la fortissima attrazione gravitazionale del grande pianeta con gli anelli. Vogliamo vedere quanto è grande ?

Ecco qui gli USA "mappati" sulla superficie di Saturno. 





martedì 27 dicembre 2011

Nuovo Cinema :.. Celeste

Avete perso lo spettacolo di Venere ieri sera ? Ricordate che potete rivederlo stasera (guardate il post precedente).


Ecco intanto qualche bella immagine. La prima viene dagli USA , Colorado (Robert Arn fotografo) .



Bella vero ?  Ma i fotografi del cielo italiani non sono da meno, qui sotto Stefano de Rosa, sempre immagini bellissime: 


E anche a Francesco Finazzi ne è riuscita una di bella proprio: 


Infine un filmato notevole, non è una cometa, non è un UFO, non è un meteorite, è un pezzo di satellite che rientra a terra, lasciando dietro a sé la scia di "fuoco" che impressiona parecchio chi la vede.

Insomma in Cielo c'e' un Cinema all'aperto di prima qualità!

                

lunedì 26 dicembre 2011

Spettacoli Natalizi : una chicca.

Buon Santo Stefano.  Almeno al Nord della Penisola questa notte, e domani, sarà sereno (potrebbe esserlo sarebbe forse più giusto, dato che sono pre-visioni). 

Bene uno spettacolo bello e gratuito, dura pochi minuti e non richiede sforzi o sacrifici. 

Alle 17 poco dopo il tramonto, quando è ancora chiarore un po' diffuso, stasera si vedrà Venere, la bella Venere, con la prima falce di Luna in congiunzione.

Ecco lo spettacolo in una simulazione, guardate verso Sud Ovest, ma non potrete sbagliare, alle 17 saranno gli unici astri visibili. 


Se perdete lo spettacolo per qualche motivo, domani sera si ripete, ovviamente in posizioni diverse, dato che la Luna corre in cielo assai lesta. 

Ecco qui la scena di domani sera. Non perdiamoci questa chicca natalizia. 



venerdì 23 dicembre 2011

Ancora lei, da spettacolo alla grande, ma solo ai canguri :((

Eccola di nuovo alla ribalta. Sembrava finita con la sua fortunata fuga da Sole, di cui abbiamo parlato al volo in un posto precedente, e invece Lovejoy, questa piccolissima cometina 200 metri di diametro, praticamente un grosso sasso vagante nei cieli, ha addirittura tirato fuori una bella coda come non si vedeva da tempo, con cui si pavoneggia, purtroppo nei cieli del Sud, per cui non possiamo vederla. 

Ecco quindi due diverse visioni: la prima , come la si vede dall'Australia, non ad occhio nudo ma con una normale reflex e una modesta esposizione.


E ora il pezzo forte. Il video fatto dagli astronauti della ISS, la cometa compare proprio quando iniziano a sorvolare l'Australia (mettilo a tutto schermo, ne vale la pena) .


giovedì 22 dicembre 2011

Se vi piace il buio è il vostro giorno

Solstizio di inverno. Solis Statio in latino. il Sole si ferma. Già ma si ferma di fare cosa ? Ce l'hanno spiegato mille volta a scuola, a base di assi terrestri inclinati (di 23.5 gradi per la cronaca) , con il discorso della Terra che sta "sopra o sotto" al piano del Sole (si ma quale ?) e così via. 

Tutto giusto per carità non voglio criticare gli insegnanti che, eroicamente, tentano di spiegare cose che si capiscono solo se si osserva la natura e si sperimenta. Entrambe operazioni complesse e spesso impossibili nella nostra Scuola. 

Tutto questo per introdurre una foto veramente brutta , ma che comunque spiega bene invece cosa faccia il Sole nel corso dell'anno. Eccola.


E' una "eliografia" ovvero una foto ottenuta sommandone molte scattate, in sei mesi, da un appassionato olandese e ci mostra la differenza nell'arco di cielo percorso dal Sole in questo periodo di tempo. La traccia più bassa, e corta, è proprio quella di "oggi" ovvero del solstizio, mentre quella più alta è del solstizio d'estate , 21 giugno.

Ecco quindi perchè il Sole si "ferma": perchè da domani le giornate ricominceranno a far "crescere" la parte illuminata, come vediamo dalla (brutta ma utile fotografie) 

In antico peraltro il 25 dicembre era dedicato non al Natale cristiano, ma alla festa di Mitra, il Sole (ri)-Nascente. 

Alla giornata più corta dell'anno corrisponde la notte più lunga, buona notte a tutti/e. 

mercoledì 21 dicembre 2011

E' il battito animale.. di un buco nero

Ricordate la canzone "il battito animale" ?  (clicca qui)  Bene, quello che un  team internazionale di astronomi ha individuato in cielo è simile in un certo senso. Un candidato per il più piccolo buco nero conosciuto emette radiazione X con una frequenza tale da somigliare incredibilmente ad un battito cardiaco!  I dati sono stati presi utilizzando il satellite NASA Rossi X-ray (RXTE), chiamato così in onore del grande fisico italiano del secolo scorso.

Il gas attorno al buco nero rotante viene riscaldato a temperature di milioni di gradi , tanto da emettere raggi X.  Alzate il volume e seguite il breve filmato. 

    

lunedì 19 dicembre 2011

Filmati da brivido....

Eh si, proprio da brivido visto che, per iniziare la settimana con un bel filmato, ne metto addirittura 3 di aurore boreali, dato che inizia il periodo d'oro, almeno al Nord.

Ecco un filmato sull'aurora in Norvegia, bellissimo, con colonna musicale.



Devo dirvi che mi ha fatto venire voglia di fare un salto in Finlandia per fine anno...  Certo lì è un freddo boia, ma mai quanto a 300 chilometri dalla Terra, cove sta la Stazione Spaziale Internazionale, un bel po' di aurore viste "da sopra", incredibile.



E infine il più corto e il più bello e affascinante, almeno dal mio punto di vista, le aurore terrestri viste dallo spazio lontano, qui siamo sui -270 gradi....

    

quest'ultima ce la regala il satellite "IMAGE" di NASA. 




sabato 17 dicembre 2011

Due code per la nostra beniamina

Non solo Lovejoy, come abbiamo visto ieri, è "sopravvissuta" a un incontro fatale con il Sole, ma ora se ne sta allontanando di gran carriera e ha sviluppato non una ma ben due code diverse, lunghe poco meno di un milione di chilometri, per avere un'idea.  Ecco il filmato, sempre da satellite ovviamente.




La coda di una cometa (parola che significa "stella con la chioma") si forma perchè il Sole, oltre alla radiazione luminosa e infrarossa che ovviamente riscalda la superficie del nucleo della cometa, emette anche il "vento solare", particelle cariche in definitiva. E' come se la cometa venisse bombardata da un'insistente pioggia di microscopiche biglie. 


Gli strati esterni del nucleo, composti in genere da ghiacci, vaporizzano lentamente sotto l'azione combinata di radiazione e vento solare. La coda quindi è formata da miliardi e miliardi di piccoli cristalli e pezzi di polvere, che riflettono la luce solare come tanti catarifrangenti. E la coda va nella direzione del vento solare.  Due code, perchè ?  Bene perchè possono essere diversi gli elementi e il loro stato che vaporizzano dalla cometa. 


La più famosa "doppia coda" è quella di Hale Bopp, che passò anni fa e molti di voi ricorderanno.  Vi rinfresco la memoria con questa bella immagine.




  

venerdì 16 dicembre 2011

La gioia dell'amore sopravvive....

Non preoccupatevi non mi sono arruolato in qualche strana setta New Age, sto solo parlando di un episodio curioso di questi ultimi 3 giorni che ha spopolato su Twitter, il social di chi se ne intende ;D. (@NASA_SDO) 

Una cometa, come fanno tante altre, decine ogni anno, sembrava nei giorni scorsi doversi schiantare sul Sole in queste ultime ore, eccola qui in un filmato che la ritrae in avvicinamento fino a 90 minuti dallo splashdown mortale.


Ed eccola invece che riemerge dalla parte opposta al Sole, dopo averlo "circumnavigato". Grazie alla sua velocità e traiettoria è riuscita a sfuggire alla attrazione gravitazionale e venire quindi "fusa" entro il Sole.

               

Troppo veloce ? Abbastanza, faccio rivedere un singolo fotogramma. 



La cometa, circa 200 metri di dimensioni il suo nucleo, è probabilmente quanto rimane di una molto più grande, "rosicchiata" da diversi passaggi vicino alla nostra stella. Questa volta è passata a soli 135.000 chilometri dalla fotosfera solare, dove ha incontrato temperature bestiali, di migliaia e centinaia di migliaia di gradi. 

Ah già "gioia dell'amore", come mai ? Semplicissimo, è stata scoperta il 2 dicembre scorso da un appassionato australiano, il cui cognome è Lovejoy.....

Una Cometa non fa Natale, però insomma, dai , accontentiamoci.






giovedì 15 dicembre 2011

Spaghetti cosmici al sugo di Idrogeno

Ve lo immaginate un astronauta che, inavvertitamente, si avvicinasse a un buco nero (dato che non si vedono...) ?   Ne verrebbe ridotto a un lungo filo, uno spaghetto insomma. Fantascienza, certo lo abbiamo anche visto, ma da oggi c'è la prova che l'immaginazione ancora una volta, ha solo anticipato la realtà

Alcuni astronomi, grazie ai potenti telescopi di VLT, dell'Osservatorio europeo, hanno scoperto una nube di gas parecchie volte più massiccia della Terra che sta accelerando verso il buco nero al centro della Via Lattea; e il buco nero se la sta sfilacciando all'impossibile prima di mangiarsela atomo dopo atomo. 



E' la prima volta in assoluto che viene osservato un fenomeno del genere. In quest'immagine, che è ovviamente un disegno, vediamo la nube che è già stirata dal buco nero, assieme alle stelle del centro della Via Lattea con le loro orbite. La ricerca ha prodotto un lavoro che sarà pubblicato in gennaio nella rivista Nature è stata guidata dagli scienziati del Max Planck di Garching, vicino a Monaco, Germania. A loro lascio la parola. 

Per chi non capisce bene l'inglese o sottotitolato filmato in italiano. 
Buona visione ,e per fortuna che noi dal buco nero siamo distanti :))


mercoledì 14 dicembre 2011

Grandi telescopi in salvo... per ora.

Trovati i soldi per i telescopi del futuro, per l'anno fiscale 2012. Non vogliamo essere venali stamattina ma il punto è che per andare oltre nella ricerca astrofisica occorre disporre di strumenti sempre più sensibili e raffinati, che misurino la luce e  le altre radiazioni elettromagnetiche che ci arrivano dagli oggetti celesti, dal  radio ai raggi X e Gamma.

Per analizzare la luce, e le altre radiazioni elettromagnetiche, occorre però averne non dico in abbondanza ma almeno sufficienza e purtroppo dagli oggetti celesti più lontani nel tempo e nello spazio arrivano segnali debolissimi tanto più quanto più ci avviciniamo alle "origini". Da lì riceviamo segnali veramente impercettibili.

Ecco perché i telescopi devono essere sempre più grandi, con specchi o parabole ormai di decine e decine di metri, e costo conseguenti. Il motivo quindi è molto molto semplice: uno specchio di un telescopio ottico, o la parabola di un telescopio radio, raccoglie tanto più segnale da stelle e galassie quanto più è grande. Il paragone non sembri irriverente ma la situazione è  tanto quanto quella di un banale secchio che raccoglie più gocce d'acqua, quando piove, di un normale bicchiere.

      
                                                                             

Svelato questo piccolo e semplice segreto passiamo al primo caso,  importante sia per la scienza ovviamente, quanto anche per noi europei.

L'Osservatorio astronomico europeo, ESO, ha approvato il piano di finanziamento per il 2012 per E-ELT , il nuovo telescopio "estremamente grande", come dice con un po' di supponenza la sua sigla, che verrà eretto dagli europei nel deserto di Atacama. Il disegno è per un telescopio da 40 metri, contro gli 8 circa dei telescopi più grandi oggi esistenti. Eccolo qui in un bel disegno, come sarà a fine decennio.


Mentre qui sotto una illustrazione di come lavorerà di notte, con i raggi laser che creano delle stelle artificiali nell'alta atmosfera per poter migliorare la messa a fuoco e la resa del telescopio. E' l'ottica adattiva, in cui l'Italia ha un buon primato.


Ovviamente, per quel che abbiamo detto, non si sa come andare oltre gli 8 metri per uno specchio ottico monolitico, cioè in un solo pezzo. Per questo si pensa di sfruttare intelligentemente il progresso enorme degli ultimi anni nell'elettronica e servomeccanismi. Lo specchio principale da 40 metri sarà quindi formato da decine e decine di specchi esagonali, sui due metri,  accoppiati uno all'altro e tenuti perfettamente in posizione da una nuvola di servomeccanismi e computer che li controlleranno molte volte al secondo, con precisione ben sotto il millimetro. Qui sotto la foto di uno dei prototipi in test. 


Godiamoci infine una breve animazione nell'attesa di vederlo dal vero.... 


                             

e ora leggi qui se vuoi sapere tutto , io ho fatto un sunto delle caratteristiche principali 


Passiamo ora allo Spazio, è entrato in funzione Radioastron, un radiotelescopio-satellite spaziale che, di fatto, costituisce assieme a quelli a terra, uno strumento 30 volte più grande della Terra stessa!!  



Inutile che mi perda in spiegazioni, lascio la parola al bravissimo Giovannini, dell'INAF di Bologna. 

domenica 11 dicembre 2011

Atacama: il Cielo dalla preistoria alle frontiere della ricerca


Il deserto di Atacama, in Cile, pare sia uno dei più belli al modo. Recentemente, negli ultimi anni, sono stati piazzati lì i telescopi dell'Osservatorio Europeo, ESO,  e, come vedremo domani, vi sorgerà anche il più grande telescopio mai costruito.  Ma molto molto prima dei telescopi in una di queste valli sono state lasciate testimonianze del passaggio umano: intere pareti di roccia ricoperte di iscrizioni rupestri. Vedete qui sopra una veduta di quella valle. 

Come ogni lunedì iniziamo la settimana con belle immagini: un filmato (in alta definizione, ingranditelo a tutto schermo) del cielo notturno sulla valle delle iscrizioni rupestri, ad Atacama. A domani con i telescopi. 

                                  
"Hierbas Buenas" Valley Petroglyphs (Night Time Lapse Movie) from Stéphane Guisard on Vimeo.

sabato 10 dicembre 2011

Tutti i colori del Sole

L'altro giorno, 7 dicembre, almeno dove ero io, c'era un bel Sole.  Il solito "disco giallo" chiaro che vediamo tutti i giorni, quando non è coperto. Ma è veramente così il nostro Sole o la "colpa" è dei nostri occhi, che vedono solo un ristretto intervallo di lunghezze d'onda?
Ecco come lo vedeva il 7 scorso il satellite SDO, in un simpatico fotomontaggio ottenuto ovviamente sovrapponendo immagini a diverse lunghezze d'onda. 


E qui sotto il filmato corrispondente.  Cominci con le immagini della fotosfera a  6.000 ° C. che mostra le varie macchie solari sulla "superficie" del Sole. Poi, nella regione di transizione tra la cromosfera e la corona, a circa 1 milione di gradi C. in cui, in condizioni di estrema luce UV, le regioni attive appaiono più chiare.  Per finire sovrapposte all'immagine, sono state disegnate le linee complesso campo magnetico (in parte reso visibile nell'immagine UV)  che "esce" dalla superficie e vi ritorna dopo essersi propagato nello spazio.  Insomma la nostra stella è molto meno "monotona" di quel che sembra a noi. 

                  

venerdì 9 dicembre 2011

Niente eclissi, consoliamoci così....

Domani, 10 dicembre, la Luna darà spettacolo, una bella eclissi. Purtroppo dalle nostre parti non sarà visibile, dato che inizia quando da noi è ancora luce del giorno.

Per consolarci/vi  segnalo il sito di Laveder, un fotografo del cielo con tanta bravura e inventiva, anche se a volte  personalmente lo trovo al limite del kitsch.  Lo trovate qui   

Divertitevi pure voi a fare una composizione come questa qui sotto.


giovedì 8 dicembre 2011

Acqua su Marte, Gemelli della Terra......

NASA oggi annuncia, per l'ennesima volta, che tracce dell'azione di acqua sono state trovate su Marte da uno dei piccoli e simpatici rover che da mesi scorrazzano per le pianure marziane. 

Se volete leggere l'annuncio eccolo qua

Ma è una reale novità ? Proprio no. Da anni annorum sappiamo che su Marte ci sono ghiacci stagionai ai poli e addirittura crateri dove risiedono piccoli ma evidenti ghiacciai. Due esempi:


a sinistra crateri in estate (marziana) , a destra è arrivato l'inverno (sempre marziano)

Questo invece è un ghiacciaio marziano permanente che conosciamo da molti anni.


Piuttosto evidente no?  Con questo non si vuole ovviamente dire che la cosa sia senza importanza. la presenza di acqua in n altro pianeta è un dato fondamentale,  anche se acqua nell'Universo ce ne è un po' dappertutto, dalla Luna alle più lontane nubi intergalattiche.   Vogliamo qui mettere in evidenza come alcuni annunci siano fatti per tenere vivo l'interesse, e qualche volta con interesse. 

Nei giorni scorsi altro annuncio diretto e importante, catapultato subito su giornali e altri media: trovato il pianeta gemello della Terra a soli 600 anni luce da noi. E via coi titoli fino a dire che è solido, che ha una atmosfera, che la sua temperatura è da Maldive : 22 gradi, che probabilmente è buono per la vita. Dal Daily Telegraph a molti giornali importanti italiani una rincorsa a dire che ce l'abbiamo fatta, lo abbiamo scovato. 

Detto questo quel che realmente hanno detto i ricercatori al Convegno sui risultati del satellite Kepler di Nasa, che ha trovato oltre un migliaio di pianeti attorno ad altre stelle a noi vicine, è molto diverso.


Kepler 22b sta effettivamente nella zona goldilock buona per acqua liquida e vita, cioè non troppo vicino da essere bruciato dal Sole e non troppo distante da rimanere congelato. E gira attorno ad una stella di tipo solare, che non è poco ovviamente. ecco una illustrazione che compara il nostro Sistema solare, parte interna, a  Kepler 22b


Per il  resto le somiglianze finiscono qui. Si sa solo che ha un raggio almeno il doppio della Terra, ma se sia solido o no, che massa abbia, e quindi gravità, che atmosfera etc, questo non lo sappiamo proprio. Dato che all'Osservatorio di Padova era ieri presente  Isabella Pagano, una collega dell'Osservatorio di  Catania,  che di pianeti extrasolari se ne intende parecchio, e che ha visto la presentazione al Convegno USA su Kepler abbiamo fatto una chiacchierata che vi propongo qui cliccate e abbiate un attimo di pazienza per il download.


Insomma Kepler ha avuto ottimi risultati, quel che hanno detto gli scienziati è onesto, ma la campagna stampa NASA, che conosce bene i suoi gonzi, ha provocato l'ennesima scoperta del "pianeta gemello" (è già il terzo quest'anno) e, come dice giustamente Isabella, esagerare troppo può essere nocivo, e non positivo, alla ricerca. Kepler d'altronde ha chiesto altri 200 milioni di $ a NASA per continuare un altro anno ......

Qui sotto un'immagine di "water on Mars" che non lascia invece alcun dubbio : c'e' sul serio!  


mercoledì 7 dicembre 2011

Oggi stelle cadenti e Sole

Ieri la Luna ha dato spettacolo. Stanotte uno sciame di  stelle cadenti, le Geminidi, sarà in transito accanto alla Terra, quindi occhi aperti per vederne qualcuna. Certo la situazione non è al massimo, dato che la Luna è bella lumnosa in cielo, anche se non è proprio piena. Ma con un po' di fortuna se ne potranno vedere comunque.


Domani, giovedì 8 dicembre, di nuovo la Luna vicino alle Pleiadi (vedi il post precedente), e quindi oggi un po' di spazio lo dedichiamo al Sole che in questi giorni fa le bizze.

Intanto guardiamo questo filmato che ci fa vedere perfettamente, grazie alle macchie solari, come ruota il Sole:


E' girato nei giorni scorsi. Poi guardiamo questo gigantesco "burp" del Sole in ultravioletto (il 5 dicembre scorso)


E gli effetti sulla Terra di questa attività degli utlimi 10 giorni ? Be' giudicate voi, da queste immagini di Aurore prese in Norvegia, nell'ultima si vede benissimo, appena sopra gli alberi al centro Giove.













lunedì 5 dicembre 2011

Doppio spettacolo in soli tre giorni

La Luna fra oggi, 6 dicembre e dopodomani, 8 dicembre, ci conduce in giro per il cielo per un doppio spettacolo. Nuvole, o nebbia, permettendo il 6 dicembre ,ossia oggi, alle 21 guardando verso Sud vedremo la Luna e Giove praticamente in congiunzione. Ecco una cartina di quel che si vedrà, con poco cambiamento in tutta Italia (ingrandite per vedere bene).

  


Il giorno 8 invece la Luna passerà molto molto vicina alle 7 sorelle, ossia le Pleiadi, note fin dall'antichità e cantate da poeti e scrittori, ad iniziare dalla sublime Saffo. Le riconoscete di sicuro ( sa sinistra un po' sopra la Luna), si vedono bene anche ad occhio nudo se il cielo è limpido, come un piccolo Carro. Se avete un cannocchiale o un binocolo anche modesto lo spettacolo triplica...  Ecco la situazione alle 21, come vedete il tutto sta anche dalle parti di Orione. (a sinistra in basso sulla Luna) 


Ecco qui comunque un piccolo ingrandimento di Luna e Pleiadi.





Se per caso il vostro video non regge bene il nero delle due immagini ecco qui una cartina più schematica ma leggibile del cammino della Luna verso le 20 nei tre giorni. Giove potreste vederlo più "sotto" alla Luna, dipende dalla latitudine. COmunque impossibile sbagliare, è luminosissimo :


E se proprio fosse impossibile vedere il cielo per 3 giorni, ecco a voi comunque la migliore immagine delle Pleiadi, presa da Hubble Space Telescope.



Giro, giro tondo, casca il mondo....

No, non temete, non parliamo oggi della crisi dell'euro e così via.  E' che all'Eso hanno scoperto la stella più veloce, nel ruotare, che fino ad ora conosciamo: due milioni di chilometri all'ora.  Almeno 100 volte più veloce di quanto giri su sé stesso il nostro Sole. Praticamente questa stella è al limite della velocità oltre la quale la forza centrifuga prenderebbe il sopravvento e distruggerebbe la stella stessa. 



Un po' quel che succedeva quando si era piccoli e si faceva il girotondo, aumentando la velocità. A un certo punto la catena si spezzava e si cadeva a terra, peraltro felici e divertiti.

La stella, VFTS 102, sta nella Grande Nube di Magellano, una galassia a noi vicinissima, compagna della Via Lattea, a 160.000 anni luce da noi. La sua massa è imponente: 25 volte quella del Sole e la sua luminosità 100 volte maggiore. Mettendo insieme tutti i dati sorge un interrogativo: che razza di oggetto è, così grosso, luminoso, e rotante a quel modo?

La prima risposta è che potrebbe essere una stella appena, ma proprio appena, formatasi. Ma gli astronomi ora dovranno lambiccarsi per bene il cervello per spiegare i dati e magari trovare qualche altro oggetto con queste caratteristiche. Eccola (clicca per ingrandire) :





domenica 4 dicembre 2011

Babbo Natale resta senza casa :(



Lui sta notoriamente al Polo Nord, Via dei Ghiacci 111.

A giudicare dall'immagine sopra però Babbo Natale deve iniziare a pensare di trasferirsi, o a vivere sulle palafitte.   L'Artico infatti mostra un'impressionante ritirata dei ghiacci assieme ad una diminuzione dello spessore (di cui i giornali non parlano mai ma che è egualmente preoccupante)

L'immagine qui sopra, sulla base di dati provenienti da satellite Aqua della NASA, mostra la misura massima e minima del ghiaccio artico quest'anno.

ESA ha un'animazione che illustra la variazione annuale in modo commovente. Babbo Natale non dovrebbe preoccuparsi di contrazione del ghiaccio marino tra oggi e il Natale. Ma una volta che la corsa vacanza è finita, si potrebbe voler mantenere un occhio su ambiente copertura msnbc.com 's. Ci può essere una "nuova normalità" nell'Artico d'ora in poi.

Per saperne di più sui ghiacci polari seguite questo breve (8 min) filmato.

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sabato 3 dicembre 2011

Quando la spazzatura arriva dal Cielo....


Il 1 dicembre entrano nel magazzino di mobili in Massachusetts come tutti i giorni e trovano buchi sul soffitto e un bel po' di disastro. 


il buco sul soffitto
A provocarlo un pezzo di ferro da un chilo e mezzo. I magazzinieri hanno chiamato la  Federal Aviation Administration (FAA), che ha prontamente inviato un ispettore a indagare. Pezzo di areo caduto ? No escluso, non appartiene a un aereo. E allora ? Una possibilità è che il pezzo di metallo possa essere caduto dallo spazio. Ci sono circa 20.000 pezzi di spazzatura spaziale artificiale in orbita bassa, che sono grandi come, o più grandi, del pezzo che si è schiantato per il deposito. Questi di solito bruciano  durante il rientro quando cadono nell'atmosfera terrestre, ma di tanto in tanto i pezzi di considerevoli dimensioni arrivano fino a terra. 





Foto del pezzo ? Neanche una, sequestrato immantinente dalle autorità, che fosse un mini UFO ? 

giovedì 1 dicembre 2011

Stelle e fornelli

Astro-fisica e cucina ? Ma che siamo matti direte voi, invece no è solo che con questo post vogliamo dare un modesto contributo a quella bella iniziativa che il Carnevale della Fisica, questa volta dedicato alla “fisica "in cucina”. Ovviamente le leggi che governano le interazioni fra i componenti delle nostre gustose, sperabilmente, ricette non sono diverse da quelle che sostengono e che fanno rilucere gli astri.

Ad esempio: quando arriva il tremendo giorno in cui ci viene recapitata  la bolletta del gas, se sopravvivete all'apertura della stessa, noterete che molte compagnie fornitrici  danno consigli su come sfruttare al meglio il prezioso “elemento”, in realtà una miscela di metano e propano, almeno dalle mie parti, vista anche la valanga di tasse che ci paghiamo sopra. La regola principe è che la fiamma deve essere azzurra.

p_cucina.fuoco

Tipicamente infatti la fiamma è rossa quando gli ugelli del cosiddetto fornello sono sporchi, nel senso che hanno piccole incrostazioni o depositi di polvere. Infatti si lava e si strigliano non per igiene, dato che sono sempre oltre 100°, ma proprio per questo: perché la fiamma deve essere azzurra.  Se esce azzurra significa infatti che è  molto più calda,  e siccome per cucinare il calore è la “materia prima”  è molto meglio se la nostra fiamma rimane azzurra ( = + calda) come in questa bella immagine qui sopra.
È proprio basandosi con questo semplice concetto fisico, ossia che la temperatura di un gas ne determina anche il colore, che si basano gli studi dell’atmosfera stellare. Dal “colore” che osserviamo in una stella, che è ovviamente determinato dalle sue parti più esterne, possiamo capire la sua temperatura  e da questa quali sono le condizioni alla sua superficie
Nel  grafico qui sotto tutte le temperature dei tipi principali di stelle, in funzione di colore e temperatura. Possono essere ricordati secondo la famosa frase americana: O Be A Fine Girl Kiss Me .


Chi l'avrebbe detto quindi che il nostro fornello del gas avesse molto, molto in comune con la temperatura delle stelle!!

Ma veniamo un problema più complicato: cucinare un etto di spaghetti. È un'operazione talmente ripetitiva talmente banale nella nostra testa che non abbiamo mai ragionato forse su come questo sia possibile solo perché esiste un campo gravitazionale, ed anche anche abbastanza intenso.
Quando poniamo infatti la pentola sul fuoco e accendiamo sotto di lei il nostro gas o piastra elettrica per conduzione di calore passa dal gas o dalla piastra elettrica al fondo della pentola e da qui, sempre per conduzione, si trasmette ai primi strati dell'acqua che vengono riscaldati. Non appena l'acqua al fondo della pentola si scalda e questa volta per convezione il calore viene portato verso la superficie, mentre l'acqua più fredda scende verso il basso e si riscalda.  Si instaurano così dei moti competitivi che danno come risultato il ribollire dell'acqua che va dal fondo della pentola dove è più caldo alla sommità dell'acqua dove è più freddo e comunque può scaricare l'energia sotto forma di vapore nell'ambiente esterno.

convezione_pentola
                                                             
Cedere energia una cosa che tutti i sistemi fisici fanno molto volentieri per uno dei principi fondamentali della fisica.
Voi sapete che a questo punto si mette sale, diminuisce per un po' l'ebollizione per note ragioni e poi riprende e si buttano gli spaghetti. E questo è quanto.

pentola
                             

E nello spazio che cosa succederà in condizioni di gravità ridotta o addirittura nulla ? Come si fa a cucinare un piatto di spaghetti, dato che la convezione non si può instaurare correttamente? Senza gravità lo strato più caldo non ha alcun motivo per andare in superficie anche se, proprio perché più caldo è meno denso e quindi più leggero.
L'acqua si scalderà in modo laminare: supponiamo, giusto per visualizzare, di mettere in una pentola 20 cm di acqua. Supponiamo idealmente di dividerlo in 20 strati da 1 cm, inizialmente tutti alla temperatura di 20°. Quando iniziamo a riscaldare in qualche modo il fondo della pentola l'unico meccanismo possibile per il trasporto di calore è la conduzione e quindi il primo strato di 1 cm si porterà, dopo cinque minuti poniamo, a 40°. Con questo il primo strato inizia a riscaldare il secondo e lo porta dopo cinque minuti a 25° e così via.
I numeri che abbiamo messo sono probabilmente realistici, ma ci servono  solo per fare questo esempio e far capire che dopo, poniamo, mezz'ora avremo una pentola dove, nei 20 strati in cui abbiamo idealmente suddiviso l'acqua, ci saranno 20 temperature diverse. Non solo ma man mano che si va verso il fondo della pentola la temperatura sarà maggiore. Poveri noi quindi se ci mettiamo dentro degli spaghetti! Verranno in parte stracotti in pochi minuti e in parte ancora crudi perché entro la pentola non c'è una temperatura sufficientemente omogenea, ma un ventaglio di temperature da basse a molto molto alta.

Struttura del Sole

Capisco che questo ragionamento può far sorridere, anzi lo spero, ma il tutto  è sostanzialmente simile a quel che avviene all'interno del nostro Sole. Tutti sappiamo, perché scritto dappertutto, che nel nostro Sole l'energia viene prodotta nel nocciolo o “core”. Ma poi come viene trasportata all'esterno?
Abbiamo  un meccanismo misto di conduzione, e quindi siamo nel secondo caso pastasciutta, soprattutto negli strati più interni e densi, e poi convezione, e siamo nel primo caso pastasciutta. Ovviamente il ragionamento è generico e molto del dettaglio dipende dal tipo di stella. Comunque sia, l'energia che ci arriva dal Sole, sotto forma di luce, in soli otto minuti da quando esce dalla sua atmosfera impiega ben un milione di anni  per fare il mezzo milione di kilometri che separano, grosso modo, il centro dalla superficie solare. Il raggio di sole che in questo momento sta illuminando la mia stanza è dovuto quindi a quattro atomi di idrogeno sottoposti a  fusione nucleare quando l'homo sapiens non esisteva ancora….

Qualche altra curiosità ? Scrivete!!  Per me è ora di pranzo Occhiolino