Eh, ragazzi e ragazze, la fame è fame. La sera di Natale la Luna si è fatta tutta da Sola il suo cenone mangiandosi la Luna. Ecco il video:
Notevole come filmato, no ? Lo ha ripreso con grande maestria un astrofilo brasiliano dal suo Paese, da cui l'occultazione fra i due corpi, fenomeno puramente prospettico, era perfettamente visibile. La velocità è accelerata, 5x, e giusto per ricordare Giove è un 40 volte più grande della Luna come diametro, 3.500 contro 143.000 chilometri circa, anche se appare qui piccolino perchè molto distante.
Un caro augurio a tutti/e i lettori di Scienzaltro e... attenzione a quel che mangiate stasera!
Un'alba molto particolare quella che videro i tre astronauti Frank Borman Jim Lovell e Bill Anders fra la Vigilia di Natale e il giorno dopo nel 1968. Era la missione Apollo 8, oggi dimenticata, comunque una delle più importanti nella "conquista" della Luna. Per la prima volta un mezzo artificiale, con uomini a bordo, orbitava attorno ad un altro corpo celeste, la nostra Luna. L'alba che videro, anche questo per la prima volta, fu quella della Terra che sorgeva all'orizzonte.
Fu Anders a scattare le immagini che restano un'icona di quell'epoca. Oggi Nasa ha fatto un recupero moto particolare di quei momenti. Basandosi su riprese di un satellite oggi attorno alla Luna, LRO, ci fa rivivere quei momenti in un breve filmato assieme alle parole pronunciate dagli astronauti in quel oramai lontano Natale.
Herschel, il satellite europeo che sta finendo il suo breve ma glorioso lavoro, vede nell'infrarosso. Nubi di gas e polvere piuttosto "fredde" sono quindi le sue prede preferite e molte ne ha catturate e sviscerate nei mesi di funzionamento in cielo.
Ora però c'è un problema e gli astronomi chiedono aiuto ai cittadini appassionati per capirci qualcosa in questa infinità di dati. Curioso no ? Mica tanto poi se si pensa al fatto che l'astrofisica è stata la prima disciplina scientifica a far partecipare tutti al proprio sviluppo. Iniziò con Seti, il programma che si può anche oggi montare sul proprio PC per analizzare i segnali radio che ci giungono dall'Universo . Ma sono oramai tanti i progetti di "Citizen Science" che aiutano gli astronomi con i "big data" in cui gli astronomi sono letteralmente immersi.
Ora è la volta di Herschel a chiedere aiuto: immagini piene di nubi in cui è necessario e importantissimo trovare i "bozzoli" di polvere, quindi scuri, da cui poi nasceranno stelle. Sono di tutti i generi, di forme imprevedibili e complesse, il che rende difficile per un computer distinguerli da normalissimi "buchi" ossia zone in cui non c'è materiale gassoso o polveroso. L'occhio umano è in realtà molto più adatto e "bravo" a individuare le differenze fra bozzoli e buchi di quanto possano fare i computer.
E si che ne ho viste, dico , di foto di Saturno e compagnia. Ma ditemi voi se si poteva mai pensare di vederne mai una così bella.
Se volete potete prenderla e farne il vostro wall paper per un po'. Ce la manda Cassini, come augurio di Natale. La sonda Italo statunitense che dal 2004 ci regala immagini straordinarie di Saturno e i suoi satelliti stavolta ha superato sé stessa con quest'immagine presa "all'ombra" del grande pianeta. Presa il 17 ottobre scorso l'immagine, che è in effetti un mosaico di oltre 60 prese in infrarosso, ultravioletto e visibile, è comunque utile, oltre che bella, per studiare dettagli dell'atmosfera di Saturno altrimenti non visibili in luce diretta.
Ecco qui un bel filmato con le più belle foto prese da Cassini.
Eh si questa notte sarebbe poi un po' speciale, l'ultima per il massimo del passaggio delle Geminidi, le più belle forse e numerose, quasi sempre, fra le varie famiglie di "stelle cadenti". Consoliamoci con questa bella immagine norvegese con anche aurora boreale
oppure con questa di una bella meteora, un po' più grande di una "stella cadente" , e si vede la differenza.
E se ancora non vi basta facciamo un salto in Lapponia, 10-12 dicembre 2012.
Intanto niente paura perchè è passato, sia Toutatis che quello più piccolo (vedi il post di ieri), senza problema alcuno e poi perchè qui c'è il filmato del suo passaggio, fornito dal progetto Slooh.com che lo ha mandato anche in diretta stanotte.
Inoltre, se riusciremo a passare indenni il fatidico 12.12.12, data comunque molto curiosa da un punto di vista numerico, in queste notti fredde ma chiare e trasparenti possiamo vedere le Geminidi, meteore come questa, fotografata dal bravo Antonio Finazzi dalle parti di Bergamo
Non sapete da che parte guardare? Poco male, basta guardare in alto, se sapete dove è guardate sopra Orione, se volete essere ancora più precisi servitevi di questa cartina. E ricordate un desiderio da esprimere ;DD
Certo che quando il caso ci si mette fa cose strane. Domani, 12/12/12, ben due asteroidi passeranno "vicino" alla Terra. Uno è ben noto e piuttosto grosso, Toutatis, qui sotto.
Le immagini sono una ricostruzione dei segnali ottenuti via radar. Noto e tenuto ben d'occhio dato che passa spesso vicino a noi.
L'altro è un asteroide molto piccolino, tanto che è stato scoperto solo il 9 dicembre scorso, si chiama 2012 XE4.
Nessuno dei due ci creerà problemi , soprattutto il massiccio Toutatis, 4.5x2.5 chilometri forma a patata, che passerà a ben 7 milioni di chilometri circa, oltre 20 volte la distanza Terra Luna. Si calcola, sempre teoria, che se è stato all'epoca l'impatto di un asteroide a far fuori i dinosauri, questo doveva avere grosso modo le dimensioni di Toutatis. E oggi i dinosauri siamo noi....
L'altro, passerà molto più vicino, 226.000 chilometri, ma comunque sempre 0.6 o 0.7 volte la distanza della Luna.
La recente bellissima eclissi di Sole vista dall'Australia. Lo spettacolo viene ripetuto più volte, con minore velocità, la metà, e con grande angolo di vista. Alla prima visione disorienta un po', ma se si rivede ci apprezza il fatto che ci fa rivivere la sensazione di oscurità crescente. Da vedere.
.. e continua a inviare alla sua bella foto di tramonti veramente particolari. Lei a volte risponde a volte no. Allora ho pensato di aiutarlo con il più bel tramonto del mondo.
Per vederla bene ingranditela con un click. Siamo alla Hawaii e l'arcobaleno è formato dalla luce radente del Sole che se ne va e "sbatte" letteralmente sulle bollicine di acqua sospese nell'aria. Spero piaccia anche a voi, è uno spettacolo davvero unico
Domani alle 18 sapremo finalmente cosa ha mai trovato la sonda Curiosity su Marte (puoi vedere qui se ti è scappata la notizia nei giorni scorsi)
Anche in questi giorni sono volate alte le ipotesi di "vita su Marte", una suggestione che da 130 anni ritorna continuamente e la cui genesi è dovuta proprio a un astronomo italiano, Schiaparelli, che scoprì i "canali di Marte", che poi però non esistono....
Per chi "vuole" che ci sia vita su Marte ogni scusa è buona, come nel caso dell'immagine marziana qui sopra, o altre, in cui una roccia viene presa per uno yeti marziano.
Pochi sanno però che Disney, nel 1954, fece un filmato piuttosto interessante su Marte, dopo la pubblicazione di uno studio di Wernher Von Braun, il padre della missilistica prima nazista e poi americana. Ovviamente ci aggiunse della fantasia, ma ben giustificata, diciamo così, dal punto di vista della chimica e biologia di allora.
Aspettando la scoperta di domani possiamo passare qualche minuto divertente rivedendo la parte del filmato disneyano che riguarda proprio la Vita su Marte.
Alice è una mia amica su FB e ieri sera, a tarda notte, ha messo un post tipo "ma che razza di Luna è stasera".
Non so cosa volesse dire con questa frase la mia amica, il cui bellissimo e impegnativo nome vuol dire "Verità", ma supponiamo stesse guardando proprio la splendida Luna piena che c'era ieri sera. Io l'ho vista credo per 10 secondi in uno squarcio delle nubi che da giorni fanno cadere acqua a catinelle sul Veneto.
Intanto facciamo vedere una splendida foto di ieri sera. Luna piena con Giove e Aldebaran sul Nord Carolina, USA (il nome del fotografo è nella foto)
Poi diciamo che ieri c'era una eclissi di penombra proprio sulla Luna, praticamente invisibile in italia per l'orario, forse qualcosa si è visto proprio alla fine, poco dopo il tramonto, ma dubito. Comunque ecco qua una bella doppia foto scattata ieri dall'Australia in cui si nota, con un po' di sforzo, la penombra sulla Luna.
Ma quel che si notava ieri sera, con un po' di pazienza, era quanto la Luna piena, la bella Luna, fosse piccola. Infatti la sua orbita attorno alla Terra non è circolare, ma ellittica e quindi si avvicina e poi si allontana, non di tantissimo, ma a sufficienza per apprezzare una bella differenza anche ad occhio. Ieri sera infatti, oltre che piena, la Luna era anche al suo apogeo, cioè al punto della sua orbita in cui è più distante dalla Terra. Fra le due posizioni, massima a e minima distanza dalla Terra, ci sono 50.000 chilometri di differenza su una distanza media della Luna di 385.000. Ecco una bella immagine della luna più "grande" del 2012 e di quella di ieri, la più "piccola".
Permettetemi infine di dedicare a tutte le mie amiche, di FB e non, una scena stupenda, di un film bellissimo e sognante.
Non certo per l'eclissi modesta (penombra) che sta finendo in questi minuti e che comunque non si è vista neppure in Australia, dove era cominciata nella (loro) notte. Piove anche lì....
Se quindi ci si sente nervosi/e oggi è probabilmente per l'ennesima acqua che, almeno al Nord e Centro, ha massacrato campi e città.
Distendiamoci quindi,un po' di relax con i primi filmati di aurore boreali dalla Norvegia. Buona visione.
Non in dimensioni, ovviamente, ma in numero. Proprio lunedì scorso facevo una conferenza a Berlino, sui pianeti Extrasolari, e ho iniziato dal nostro di sistema solare altrimenti, a mio vedere, non si inquadra bene il problema. A pochi è chiaro come il sistema solare si stia "riempiendo" di nuovi piccoli pianeti.
Uno dei punti chiave è cercare di far capire come i progressi tecnologici notevolissimi, specie nel campo di telescopi (gli obiettivi....) e camere fotografiche accoppiate agli stessi ci permettano di vedere oggi corpi più piccoli di 10 anni fa, dalle parti di Plutone e oltre. Non sono quindi "arrivati" , semplicemente noi li vediamo ora.
In questa bella e essenziale infografica vediamo la situazione. La distanza dal Sole è data in unità astronomiche. 1 UA è pari alla distanza media Terra Sole (è più complicata di così ma a noi basta avere un idea) che va sui 150 milioni di chilometri.
Guardando la tabella si vede subito quanto strano sia Haumea che, ha la forma di un uovo, rara negli oggetti celesti solidi.
Eris, il più lontano, è anche il più grosso, più di Plutone e impiega ben 561 anni a fare "un giro" attorno al Sole.
Questo però è solo l'inizio, molto probabilmente ne troveremo tanti altri di questo genere nei prossimi anni. Plutone, insomma, e i suoi fratelli.
Eh, non so se ci siete cascati, ma non intendo parlare di Astro-logia :)))) né dei famosi "influssi" della Luna, oltretutto ora che è appena stato provato che, almeno per i canadesi, la Luna non modifica il "mood" e la psiche. Leggete qui l'articolo
No, grazie a questo bel video Nasa vediamo in ogni giorno dell'anno che verrà come sarà la Luna Magari potete dare un'occhiata per qualche data che vi sta a cuore. Altrimenti da guardare per un po', affascina. Si vede anche il fenomeno della librazione. La Luna infatti non ci mostra la stessa faccia sempre, ma quai, ci sono delle oscillazioni diciamo del 10%del disco lunare che possiamo vedere. Insomma vediamo un po' più della metà della Luna in un anno.
Se per caso avevate questa sensazione allora potrebbe essere stata una mostruosa eruzione solare esplosa verso le 7 del 16 scorso ora italiana. Stiamo scherzando ovviamente, ma l'eruzione di grande violenza, c'è stata sul serio. Non avrà un influsso importante sulla terra dato che la direzione di massima intensità era molto distante dalla posizione del nostro pianeta.
E' un bel periodo di tempo stando alle teorie attuali: 13.5, o poco più, miliardi di anni ci separano dal momento del Big Bang. Se la teoria è giusta, se il Red Shift cosmologico esiste, se le misure sono giuste, se le interpretazioni sono corrette.Se. Insomma così va la scienza e va di lusso visti i progressi degli ultimi 100 anni.
Comunque sia è un bel periodo e a illustrare solo le grandi linee di quel che è successo in tutto questo tempo ci vuole un bel po'. Io quest'anno, dopo lunga e onorata carriera ( ??!! ah ah), ci sono riuscito in una conferenza di 1 ora, che presto metterò in rete.
Ma mai avrei pensato che si potesse fare in un minuto !! Molto divertente, da vedere o rivedere.
Strana,bella, inquietante, come definireste quest'immagine ? E' una nebulosa planetaria, fra gli oggetti più belli del cielo. Il suo nome è Fleming 1 e ha due getti di gas e materia simmetrici, pieni di nodi e curve. Un oggetto celeste che ha anche una storia interessante, fu infatti scoperta poco più di un secolo fa da Williamina Fleming, una ex-cameriera assunta dall'Osservatorio dell'Harvard College per le sue innate attitudini per l'Astronomia!!
Un team di astronomi, utilizzando il VLT (Very Large Telescope) dell'ESO, hanno scoperto che al centro c'è una coppia di stelle in orbita una intorno all'altra . E' un notevole progresso nella comprensione di questi oggetti e delle forme che possono assumere.
L'equipe ha usato il VLT dell'ESO per studiare la luce proveniente dalla stella centrale. Hanno trovato che probabilmente Fleming 1 ospita non una ma due nane bianche al centro, in orbita l'una intorno all'altra ogni 1,2 giorni circa.
La coppia di stelle nel centro della nebulosa è fondamentale per spiegare le strutture osservate. Quando le stelle hanno iniziato a "invecchiare" si sono espanse e per qualche tempo una di queste si è comportata come un vampiro stellare, succhiando materia dalla compagna. Questa materia fluiva verso il "vampiro" circondandolo con un disco, noto come disco di accrescimento. Poichè le stelle erano in orbita l'una intorno all'altra, entrambe interagivano con il disco e lo facevano muovere come una trottola - un tipo di moto chiamato precessione. Ecco come potrebbe essere andata
Le immagini profonde del VLT hanno portato anche alla scoperta di un anello di materiale nella zona interna della nebulosa pieno di nodi. Tale anello è già stato osservato in altre famiglie di sistemi binari e sembra essere il segno distintivo della presenza di una coppia stellare.
Sentiamo infine perchè questa scoperta è interessante da Anna Wolter, dell'Osservatorio di Brera, Milano, che cura per l'Italia la divulgazione di ESO.
Un simulazione, molto interessante, prodotta da NASA con il famoso computer "Pleiades" ad Ames Research Center, non nuovo a "conti astronomici"
Nella simulazione, l'Universo è dominato da energia oscura e materia oscura, i diversi colori indicano stelle vecchie (rosso), più giovani (bianco e blu) e gas (azzurro).
La simulazione mostra come evolve una regione di circa 300.000 anni luceda poco dopo il Big Bang, 135 gigayears a oggi.
Che sia andata proprio così ? E' possibile. Guardate qui sotto Andromeda, quella vera ;DD
Ha 50 anni esatti, ma è in piena forma, mai avuto tanti successi in campo scientifico e mai avuto telescopi tanto grandi, performanti e utilizzati 24/365. E' l'Osservatorio Europeo del Sud, l'istituzione di riferimento per l'astronomia per noi europei, ma anche per il mondo intero dato che ha/abbiamo i maggiori telescopi a terra, più perfezionati e anche un piano realistico e avanzato per realizzare il primo telescopio di nuova generazione, E-ELT.
Per festeggiare l'avvenimento c'e' stato anche un bellissimo ricevimento con tutto il personale che ha lavorato in questi 50 anni, a Monaco di Baviera, nelle sale del palazzo Reale. C'erano anche i ministri dell'Educazione e Ricerca dei Paesi membri, compreso il nostro.
Tante le manifestazioni in molti Osservatori Italiani, ad esempio a Padova, nel cortile dell'antico Castello, adiacente all'Osservatorio, "costruito" dai ragazzi il più grande specchio che servirà a E-ELT, per il momento di cartone :)) Filmati divertenti qui .
Un notevole successo di pubblico, soprattutto ma non solo scuole, per la Mostra, composta da pannelli, modelli di strumenti, molto ammirati, e un bel video nella splendida sede dell'ex Hotel Columbia, hotel d'altri tempi ora passato come sede all'Università locale.
Accolti da guide simpatiche e molto gentili i visitatori si sono inoltrati, da soli a a gruppi, nella mostra.
I più "studiosi" hanno preso anche meticolosamente appunti ))
Più di tutti, forse, ammirato il modello dell'E-ELT
che qui vediamo da varie angolazioni
ma adesso bando alle ciance, facciamo una visita alla mostra, e scusate le riprese, fatte con il tablet in condizioni un po' precarie.
Ci spiega i "retroscena Anna Wolter, astronoma a Milano, referente per l'Italia della divulgazione di ESO che ha organizzato mostra e conferenza (ESO) al Festival.
17 ottobre, notte, Nord della California. I signori Novato, probabile origine latina dal nome, sentono un sibilo e uno strano rumore.
E' un pezzo di meteorite che è caduto giusto sul tetto facendo un bel bozzo. Notevole come precisione ;DD La probabilità che un meteorite colpisca una casa è veramente bassa, dato che noi pensiamo sempre alla Terra come quella "superficie" che percorriamo in auto o treno, ma il 70% del Pianeta, tanto per cominciare, è ricoperto da acqua, il resto ovviamente è più monti e campi che case. La probabilità poi che la meteorite colpisca una persona è inferiore a quella di vincere all'enalotto con un 6, una parte su 622 milioni .
Qui un'immagine di come si è vista nei cieli la meteora, foto approssimativa ma bella,scattata con un telefonino.
Ed ecco il/la responsabile, 63 grammi di meteorite, probabilmente uno dei pezzi in cui si è frantumata quella originaria.
Una delle telecamere che sorvegliano la baia di San Francisco ha invece ripreso questo filato, brutto ma significativo. Insomma meglio girare con l'ombrello da quelle parti.
Eccolo qua come potrebbe essere Formhault B, il pianeta prima identificato attorno alla stella di cui porta il nome, poi negato e ora di nuovo in auge.
La stella madre sta a soli 25 anni luce da noi, il pianeta è stato identificato da Hubble Space Telescope come un puntolino che si muove in una situazione unica, entro un enorme anello di polvere .
Ecco un'immagine,vera, formata da due foto presa da Hubble, che mostra un corpo, piuttosto massiccio data la distanza , che si muove apparentemente proprio su un orbita di tipo planetario
Il risultato fu proclamato nel 2008 : questo era un pianeta e anche l'unico che si poteva vedere direttamente. Notevole.
Il risultato fu poi rimesso in discussione per una apparente deviazione della traiettoria dalla orbita prescritta dalle leggi di Keplero.
Ora, di nuovo, altre osservazioni da Terra con il telescopio giapponese Subaru e altri , e inoltre in varie lunghezze d'onda, danno il risultato sperato: 1B è un pianeta, è il doppio di Giove e ruota, caso finora unico, in una zona piena di polvere, rimasta probabilmente dalla formazione della stella. Ecco l'immagine principale di questo studio, al centro la stella è stata coperta da un disco metallico un coronografo.
Ed infine un filmato, stile Hallowen dato che il pianeta è "resuscitato", semplice da capire. Buona visione (potete attivare i sottotitoli cliccando sul pulsante in basso a destra, il primo) .
Sono le cascate di Wallaman, in Queensland, Australia. Ci vediamo una bella meteora estiva che solca il cielo a destra e un arcobaleno notturno abbastanza raro da incontrare(moonbow in inglese che lo differenziano al rainbow , l'arcobaleno del dopo temporale) . Si vede però anche il famoso indaco e violetto, due colori che non tutti vedono e che spesso sono identificati fra loro come la stessa cosa (questo è il motivo per cui ho usato "vede" e non vedono) . E non è molto distante dalla verità (l'ho imparato anch'io molto recentemente da una amica ... che ne fa di tutti i colori ;D )
Ed ecco qui il sogno dell'arcobaleno fatto dalla Luna, un video incredibile.
Utilizzando un'impressionante immagine da nove miliardi di pixel, ottenuta dal telescopio infrarosso per survey VISTA all'Osservatorio di Cerro Paranal (Cile) dell'ESO, un'equipe internazionale di astronomi ha prodotto un catalogo di più di 84 milioni di stelle, nella zona centrale della Via Lattea. Questa gigantesca collezione di dati contiene un numero di stelle più di dieci volte maggiore rispetto agli studi precedenti e rappresenta un significativo passo avanti per la comprensione della galassia in cui "abitiamo". L'immagine originale, fornibile su richiesta, da a chi la guarda una visuale incredibile, con la possibilità di un eccezionale ingrandimento sulla zona centrale della nostra galassia. È così grande che, se la si stampasse con la risoluzione tipica per un libro, sarebbe lunga 9 metri e alta 7 .
Quella qui sopra è composta: sopra la immagine in luce visibile, sotto quella in infrarosso, in cui le sacche di polvere e le stelle "fredde" sono messe nel massimo risalto.
Qui sotto invece un bel video che ci fa vedere appunto la differenza. Più di mille parole servono esempi come questi per far capire perchè è importante studiare gli oggetti celesti in tutte le lunghezze d'onda.
E' il Sole, ovvio, in una serie di immagini che sono state ripassate con un filtro numerico (a gradiente, in pratica una derivata per chi se ne ricorda dal liceo o simili). Questa tecnica di elaborazione numerica, molto semplice ma efficace, aiuta a mettere in risalto, come si vede, i dettagli più fini dell'atmosfera nella sua dinamica, esalta infatti il "cambiamento".
In questo caso si notano i flussi di materia dovuti all'attività intensa del campo magnetico, che non possiamo vedere con gli occhi....
Che la Luna fosse nata da uno scontro fra la Terra ancora in formazione e un corpo , probabilmente un pianeta, delle dimensioni di Marte è cosa nota ai più. Una teoria dignitosa ma che lasciava vari "buchi" aperti.
Ora la questione è stata rivista in diverse simulazioni al computer. In particolare questa settimana sono stati pubblicati ben tre articoli su riviste scientifiche che concordano, sostanzialmente, nel dire che il corpo che ha urtato la Terra 4.5 miliardi di anni fa, anno più anno meno, doveva essere molto, molto più massiccio, fino anche ad avere la massa della Terra o quasi, invece di un 10 % come ha Marte.
Questo risolverebbe un problema grave rimasto finora insoluto: spiegherebbe meglio la composizione delle rocce lunari, delle quali, ricordiamolo per i più giovani, abbiamo campioni sulla Terra grazie alle missioni Apollo degli anni '70. "Ovviamente" poi i tre studi bisticciano un po' su particolari anche importanti, ma a noi oggi basta mettere in luce che la botta fra la Terra e un suo quasi gemello generò la Luna. Qui sotto un filmato che lo spiega bene.
Oramai la notizia è dappertutto, e data per certa , mentre invece parecchi aspetti sono da confermare. La stella più vicina a noi, realmente vicinissima, ha/vrebbe un pianeta simile alla Terra, forse un intero sistema. Lui, comunque, il pianeta, se va bene è di lava incandescente, sennò peggio.
Un aspetto non toccato. Volete andarci? Con i mezzi migliori di cui disponiamo oggi ci vogliono da 81.000 a solo 19.000 anni, a seconda di quanto volete spendere. Un particolare per il viaggio, nel caso miglior passano 600 generazioni.
Qui sotto una bella infografica di corredo a quanto scritto nell'articolo.
Oggi mi hanno parlato del Canada e a me è venuta la curiosità di veder cosa ci succedeva. Nel suo cielo ovviamente. Guardate che video stupendo girato sopra un lago canadese come questo.
Si tratta delle prime aurore a tutto tondo della stagione 12/13.
E non solo per Curiosity, il rover NASA che da Marte twitta (@marscuriosity ) e fa check in su foursquare, in modo molto ma molto modaiolo.
C'è aria di Marte probabilmente dentro a questo sasso e la storia pare incredibile.
Il "sasso" è una meteorite marziana di sicura attribuzione, una delle poche. E' una pietra chiaramente di origine vulcanica, originatasi nel lontano passato del Pianeta Rosso. Mentre veniva eruttata dal vulcano marziano era ovviamente caldissima e quindi si sono aperte sulla pietra tante piccole fessure,. Questo si nota anche in eruzioni terrestri. Le fessure sono ovviamente state riempite immediatamente dalla "aria" marziana, dall'atmosfera insomma. Al raffreddarsi si sono richiuse e l'atmosfera di allora è rimasta intrappolata.
Il sasso è poi diventato una meteorite grazia a un asteroide che ha creato un cratere su Marte espellendo nello spazio tanti sassi come questo. Si calcola che la meteorite sia stata a bighellonare poco meno di un milione di anni in giro per il sistema solare prima di cadere sulla Terra, dove ora viene esaminata all'Università di Casablanca, Marocco. In quella regione infatti è caduta poco più di un anno fa e subito è stata catturata e messa al sicuro da contaminazioni terrestri.
Piero Bianucci, giornalista della Stampa e colonna del giornalismo scientifico intervista il Premio Nobel Riccardo Giacconi, il pioniere dell'Astronomia dei raggi X. Un'occasione unica, video da vedere.
Già così, al "naturale" è bellissima, parliamoci chiaro. E' IC 1396, una nebula a 2000 anni luce da noi con stelle in perenne formazione. E' piuttosto "mostruosa" se si pensa che occupa in cielo un diametro di un centinaio di anni luce, il che significa, vista la sua distanza che la vediamo grande come 6 volte
la Luna piena.
La bellissima immagine qui sopra è stata presa da un astrofotografo finlandese, molto bravo e .... anarchico come si definisce lui stesso.
Non contento della bella foto ne ha fatta, con grande maestria, una versione 3D visibile in 2D, qui sotto. Due avvertimenti: il file è di 7 mega, quindi pazienza se non lo vedete subito, la seconda è che ovviamente l'effetto di prospettiva è fasullo, ma comunque interessante. Io la trovo bellissima.
Scherziamo, ovviamente, ma ci si riferisce alla credenza popolare che quando si vede una stella cadente e si esprime un desiderio questo viene (mai .... ndr) esaudito.
E' per introdurre il fatto che stanotte ci sarà il massimo di frequenza di stelle cadenti cosiddette "Draconidi" perchè sembrano provenire dalla costellazione del Drago, da quella zona di cielo.
Si tratta di una sorta di "nuvola" di polvere lasciata dalla cometa 21P/Giacobini -Zinner in cui la nostra Terra entra ogni anno attorno a questa data come un'auto che entri nella nebbia. Se il cielo sarà sereno, quindi, perchè non alzare gli occhi sperando di vederne qualcuna ?
... vuoi mettere il fascino assoluto del cielo ? Vedere stelle, pianeti, il cielo che ti "gira attorno".
Niente di più facile anche con un radiotelescopio, almeno in Australia.
Guardate qui sotto, questo filmato, nel bel mezzo dell'Australia 36 radiotelescopi scrutano il cielo, in un paesaggio meraviglioso e incontaminato dai segnali elettromagnetici umani, per quanto, permettete il gioco di parole, umanamente possibile.
I tanti telescopi radio che si vedono faranno fra qualche anno in effetti semplicemente da "cercatori" di sorgenti radio, per il grande SKA, Square Kilometer Array, che verrà costruito fra Sudafrica e Australia. Un chilometro quadrato di antenne dislocate in tante "isole" simili a questa qui sotto. Promettono grandi scoperte!