Bell’ immagine vero? Forse le dune di una spiaggia quasi incantata col mare all’orizzonte… Cliccando su di essa si vedono perfettamente i particolari tanto è alta la definizione.
Non è però una spiaggia ancora selvaggia nella penisola Araba, ma il cratere “Santa Maria”, su Marte, ripreso dal rover marziano NASA Opportunity. E’ stata prodotta per festeggiare il settimo anniversario del suo arrivo su Marte, nel gennaio 2004.
E’ un’immagine particolarmente curata, un mosaico di molte prese in tre differenti bande di colore, dall’infrarosso all’ultravioletto.
Assieme al rover gemello, Spirit, i due dovevano “lavorare” esplorando il suolo marziano per 90 giorni solamente.Eccolo qui in una immagine scattata a terra.
Ed invece siamo già, più o meno, al Sol 2500, ovvero al duemilacinquecentesimo giorno marziano, più lungo di quello terrestre di 40 minuti circa. Un record notevole di durata, evidentemente erano di costituzione robusta. Notevoli i risultati ottenuti, anche se potevano entrambi solo “osservare” il suolo del pianeta. Comunque, grazie a loro, ne sappiamo proprio tanto di più, ad esempio abbiamo prove certe di presenza di acqua, in passato, su Marte.
Qui un breve filmato sull’avventura marziana di Opportunity
e qui sotto un’immagine interessante , il rover fotografa le sue tracce lasciate sul suolo del (desolato) Pianeta Rosso.
Nonostante il tempo extra trascorso Opportunity funziona ancora bene. Certo è tutto impolverato, per le tempeste di sabbia marziana, e questo ne riduce l’efficienza dei pannelli solari e qualche problema alle “articolazioni” c’è, ma l’età avanza ;D
Verrà quest’anno rimpiazzato da una missione, sempre NASA, molto evoluta: MSL, che porterà su Marte un rover molto più robusto, veloce e e versatile con a bordo una quantità di strumenti per analizzare il suolo marziano, un vero e proprio laboratorio di geo-fisica, anzi marte-fisica….
Ma su questo ritorneremo presto.
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