martedì 1 febbraio 2011
In 7 miliardi al “Punto Blu”? Che folla in autostrada!
Siamo abituati a pensare alla nostra Terra, la parola stessa ce lo dice, come ad un pianeta completamente solido e roccioso , come ci insegna la scuola elementare tuttora. Invece la gran parte della sua superficie, il 71%, è ricoperto da acque.
Queste due bellissime immagini, sopra e sotto, sono rispettivamente l'emisfero Est e Ovest ricavati da un progetto NASA, Marmo Blu, che ha prodotto le migliori immagini del Pianeta. Immagini come queste hanno poi un valore un valore incredibilmente elevato dal punto di vista scientifico: siamo talmente abituati a vederle che non pensiamo neppure più che queste immagini sono la prova lampante della “rotondità” della Terra, l'ipotesi su cui l'umanità ha studiato e in parte sì anche scannata per centinaia e centinaia di anni.
Il nostro grande pianeta con un diametro di circa 14.000 km perde leggermente di importanza man mano che ci spostiamo nello spazio.
Nell'immagine invece qui sotto, che forse qualcuno ricorderà, vediamo una foto veramente storica: la prima immagine “a colori” della Terra presa dalla Luna, che si vede in primo piano. E’ dovuta all’equipaggio della missione NASA Apollo 8 nel 1968.
Fece proprio per il colore, e perché scattata dai primi umani che circumnavigavano la Luna, quasi novelli Verne, un’impressione enorme. nonostante la “vera” prima immagine della Terra dalla Luna fu scattata da un robot, il Lunar Orbiter, sempre NASA, due anni prima. Eccola qui sotto, bruttina assai, ma storica!!
Ma il nostro grande e bella Pianeta se ci spostiamo anche solo nel vicino Marte equidistanza da noi varia fra 50 e 200 milioni di kilometri bene il nostro pianeta diventa veramente un piccolo e ahimè ridicolo. Guardiamolo qui indicato dalla freccia!!
Andando ancora oltre e portandoci, grazie alla sonda Cassini, nei pressi di Saturno vediamo nell’immagine sotto (clicca per ingrandire) , come tra gli anelli si intraveda un piccolissimo punto. Con un notevolissimo ingrandimento, in alto a sinistra, vediamo l'immagine della Terra (è lei….) leggermente deformata come se avesse una specie di “gnocco in testa”: è la nostra luna ed è così che un astronomo ipotetico che stesse su Saturno, come nel bellissimo romanzetto di Voltaire “MicroMegas”, ci vedrebbe. Siamo qui a circa 1.5 miliardi di kilometri dal Sole. grosso modo 10 volte la distanza Terra Sole.
Un ulteriore ed ultimo salto in avanti, fino a 6 miliardi di kilometri, con un'immagine storica scattata dalla sonda Voyager 1 nel 1990: è l'immagine nota universalmente come Blue Dot, Punto Blu. Vediamo appena appena, entro quella fascia rosata quasi rossa, un piccolo puntolino.
Queste immagini forse a qualcuno faranno riflettere: su quel puntolino blu siamo oggi in 7 miliardi, da un mese infatti secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite abbiamo superato questa importante cifra.
Un'ultima considerazione che non vuole essere né morale né didascalica. Questa immagine (sotto) è stata presa dalla Stazione Spaziale Internazionale, da soli 350 kilometri di altezza. E’ un “pezzo qualunque” del nostro Pianeta. Quella che vediamo come un sottile strato azzurrognolo è la nostra atmosfera, con uno spessore, diciamo, di un centinaio di kilometri (anche se noi ai 5 km cominciamo ad avere problemi di respirazione). Bene se la consideriamo rispetto al diametro terrestre, ripeto 14.000 kilometri circa, e facciamo una riduzione in scala, allora, se immaginiamo di ridurre la Terra alla dimensione di un pallone da calcio la nostra atmosfera avrebbe lo spessore di quella pellicola trasparente che si usa per mettere diciamo i cibi in frigorifero.
Forse dovremmo pensare che la nostra atmosfera è il bene primario che ci permette la vita non solo perché la respiriamo ma anche perché ci protegge da una quantità enorme di radiazioni assolutamente letali che provengono dalle stelle e dalle galassie. Forse dovremo trattarla un po' meglio.
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