sabato 17 dicembre 2011

Due code per la nostra beniamina

Non solo Lovejoy, come abbiamo visto ieri, è "sopravvissuta" a un incontro fatale con il Sole, ma ora se ne sta allontanando di gran carriera e ha sviluppato non una ma ben due code diverse, lunghe poco meno di un milione di chilometri, per avere un'idea.  Ecco il filmato, sempre da satellite ovviamente.




La coda di una cometa (parola che significa "stella con la chioma") si forma perchè il Sole, oltre alla radiazione luminosa e infrarossa che ovviamente riscalda la superficie del nucleo della cometa, emette anche il "vento solare", particelle cariche in definitiva. E' come se la cometa venisse bombardata da un'insistente pioggia di microscopiche biglie. 


Gli strati esterni del nucleo, composti in genere da ghiacci, vaporizzano lentamente sotto l'azione combinata di radiazione e vento solare. La coda quindi è formata da miliardi e miliardi di piccoli cristalli e pezzi di polvere, che riflettono la luce solare come tanti catarifrangenti. E la coda va nella direzione del vento solare.  Due code, perchè ?  Bene perchè possono essere diversi gli elementi e il loro stato che vaporizzano dalla cometa. 


La più famosa "doppia coda" è quella di Hale Bopp, che passò anni fa e molti di voi ricorderanno.  Vi rinfresco la memoria con questa bella immagine.




  

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