Troppo bella quest’immagine, quasi quasi verrebbe da metterla in mostra e neppure commentarla, lasciando che la mente si perda negli spazi variopinti ed infiniti che ci evoca. A me potrebbe sembrare la piuma di uno struzzo che fluttua nel vento o una pennellata sapiente e un po’ folle del grande pittore e visionario Mathias Grunewald (clicca sul nome) uno dei grandi del rinascimento tedesco.
E’ invece una stella ben nota Zeta dell’Ofiuco, la costellazione che rappresenterebbe in cielo la figura di un uomo che porta i serpenti, una sorta di fachiro. L’immagine, recentissima, proviene da WISE, un satellite astronomico specializzato per le riprese in infrarosso.
Ed infatti in queste frequenze appare quella specie di arco variopinto che vediamo, dovute a polveri e vento stellare espulso con vigore dalla stella stessa. Zeta dell’Ofiuco è una stella circa 20 volte più massiccia del Sole, 65.000 volte più luminosa e relativamente molto vicina, 460 anni luce da noi.
E' in furioso movimento, si sta infatti spostando (nell’immagine verso l’alto) alla bella velocità di 24 chilometri al secondo. La stella è stata “messa in moto” da un fenomeno assai curioso, ossia lo scoppio della sua compagna. Zeta Ofiuco era una stella binaria, ma la sua compagna è esplosa come una potentissima Supernova e l’ha spedita via!
Sembra un po’ la storia del brutto anatroccolo, per altri versi, se la osserviamo nelle frequenze della luce visibile, per dire se la vedessimo coi nostri occhi, la stella e il suo circondario apparirebbero piuttosto anonimi, come si vede qui sotto, ben diversa da quel tripudio di colori dell'immagine con cui abbiamo aperto questo post.
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