Per catturare la "luce" visibile emessa dalle stelle occorre avere degli specchi molto grandi. Più grandi sono meglio è. Il motivo è semplicissimo: raccolgono più luce di quelli più piccoli tanto quanto un secchio raccoglie più acqua di un bicchiere quando piove.
Se pensiamo la luce come composta da minuscole particelle luminose, una specie di fiume di queste pallottoline infinitesime, bene una comune lampadine da 100 watt ne emette diversi miliardi al secondo
Mentre una stella debole ne fa arrivare poche decine per metro quadro. Ecco quindi che queste "palline" che ci arrivano dal cielo, che vengono chiamate fotoni e non sono "materiali", è gran fatica raccoglierle per analizzarle, e più è grande è lo specchio del telescopio più ne possiamo avere a disposizione.
Gli europei stanno pensando di costruire lo E-ELT , il telescopio più grande esistente, con uno specchio principale di 25 metri di diametro! Ecco come sarà, in un bel disegno. La sede sarà sulle Ande Cilene, a 3.000 metri, lontano dalla civiltà che lo "accecherebbe" con le sue luci.
Ma uno specchio di 25 metri non si può costruire. Si arriva, a fatica, agli 8 metri di diametro. Lo specchio di E-ELT sarà quindi composto da 798 specchi esagonali di 1.4 metri di diagonale.
All'Osservatorio europeo, incaricato di costruirlo per conto dei Paesi aderenti, hanno fatto una bella esperienza con il pubblico, invitando i cittadini di Monaco di Baviera a "costruire" sull'erba del prato attorno all'osservatorio stesso il modello dello specchio finale, mettendo insieme tutti gli esagoni (delle forme realistiche ovviamente, non gli specchi definitivi!). Guardate che simpatico il filmato qui sotto.
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