martedì 13 marzo 2012

La vita, nonostante tutto.


Nonostante sia "bellissimo" secondo gli appassionati di deserti, quello di Atacama, in Cile, non è certo il posto migliore in cui vivere. Infatti, a parte un'oasi a grande altezza, San Pedro, non c'e proprio vita stabile. Ci son, come abbiamo detto più volte, i telescopi dell'Osservatorio Europeo, sia ottici sia radio.

E' uno dei posti più secchi del mondo e questo dura, secondo gli specialisti della materia, almeno da  venti milioni di anni. Sembra insomma sia anche uno dei luoghi  più inospitali della Terra. Ma nel profondo, sotto la superficie di questo mondo incredibilmente arido, i microbi impazzano anche senza ossigeno o luce del sole.

Fra gli "estremofili" , le forme di vita più estreme che conosciamo, come quelli che vivono nei geyser dello Yellowstone Park in USA, questi sembrano veramente i più estremi.

Li hanno scoperti  ricercatori del Centro di Astrobiologia della Spagna e del Cile, Università Cattolica, a oltre due metri sotto la superficie del deserto.

Si formano, a quella profondità,  dei piccoli ecosistemi dovuti a umidità e sali che favoriscono la sopravvivenza microbica.

Quello che rende interessante per l'astrobiologia questa scoperta non è tanto questo, però, quanto il fatto che riescono a vivere anche senza ossigeno e luce solare.

Interessante anche perchè le condizioni potrebbero essere simili anche su Marte. Magari, insomma, i "marziani" potrebbero essere solo microbi.

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