venerdì 2 settembre 2011

Due buchi neri al prezzo di uno


Una galassia a spirale, molto simile alla nostra Via Lattea, nel suo centro ha due buchi neri supermassicci. 

E' NGC 3393 , abbastanza vicina a noi, 160 milioni di anni luce, ed è la prima che troviamo con questa particolarità non da poco.

Fra gli studiosi del team internazionale che ha portato a termine  l'interessante scoperta anche un italiano, Guido Risaliti, Astronomo dell'Osservatorio di Arcetri, Firenze. 

L'idea dominante al momento, ma è presto per parlarne, è che la presenza dei due buchi neri, distanti solo 490 anni luce fra loro, sia dovuta alla fusione, avvenuta nel passato, di due galassie., ognuna col suo bravo black hole centrale, come nella nostra.

Nell'immagine sopra, che è la sovrapposizione di una i ottica ottenuta da Hubble Space Telescope con una in radiazione X ottenuta dal telescopio spaziale NASA Chandra, si vedono abbastanza chiaramente. Potete ingrandirla. 


In ogni modo qui sopra metto un particolare dell' immagine in soli Raggi X che evidenzia le zone che contengono i buchi neri (attenzione non si "vedono" i buchi neri, ma la radiazione X emessa come "canto del cigno" dalla materia che viene risucchiata dal buco nero stesso) 


Ognuno dei due  ha una massa almeno di un milione di volte superiore a quella del Sole, ma probabilmente anche maggiore. 






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