E' lei, la nebulosa Elica, vista nel vicino infrarosso dal nuovissimo telescopio europeo VISTA. Cliccate l'immagine, è a buona definizione ed è bellissima da vedere.
Ci sta bene anche un po' di orgoglio nazionale, dato che VISTA, ora all'Osservatorio Europeo del Sud, ESO, sulle Ande cilene, è stato pensato e costruito in Italia, e ora è in gestione appunto all'ESO.
L'immagine infrarossa mostra bene i filamenti di gas freddo della nebulosa, che non possono essere distinti i nelle immagini riprese in luce visibile e mette in evidenza un ricco sfondo di stelle e galassie.
Per confronto ecco qui un'immagine ripresa da Hubble Space Telescope, in luce visibile, grosso modo quella che possiamo rivelare noi con i nostri occhi.
La Nebulosa Elica è molto vicina a noi, una passeggiata, solo 700 anni luce nella costellazione dell'Acquario. Guardiamola attentamente, dato che rappresenta la fine che farà il Sole, e noi con lui....
Negli ultimi stadi dell'evoluzione infatti stelle come il Sole non riescono a trattenere gli strati di gas più esterni, che si espandono a dismisura invadendo tutto il sistema di pianeti. La stella che ha generato la nebulosa è un minuscolo puntino blu al centro dell'immagine. Mentre se riportassimo la nostra posizione (Terra) rispetto alla stella centrale , beh sarebbero praticamente attaccate una all'altra. Per avere un idea fissiamo nell'immagine il limite a cui vediamo il gas (rosso): bene quella distanza sono circa 4 anni luce, 200.000 volte la distanza Terra Sole.
Ultimo particolare : il tutto avverrà, fra 4-5 miliardi di anni. Però gli astrofisici potrebbero sbagliarsi :DD
Qui sotto un filmato da non perdere e vedere a tutto schermo.
Se la stella era simile al sole, allora deve essere vissuta qualche miliardo di anni(forse una decina) prima di finire così. Non riesco a non pensare al fatto che intorno a quella stella possano esserci stati dei pianeti, magari con qualche abitante. :D Ho però un dubbio: quanti metalli c'erano nella stella? All'epoca della sua formazione erano già stati sintetizzati? Perché in caso contrario la formazione di pianeti sarebbe stata impossibile,no? Ne approfitto anche per dire che chi ha confuso "astronomo" con "astrologo" forse ha bisogno di una lunga vacanza. Per fare certi errori il cervello deve proprio essere in pappa.
RispondiEliminaP.S.:Google CHrome impedisce di postare commenti.
Una annotazione molto interessante, cui è difficile rispondere.
RispondiEliminaalla prima parte no, certamente, per quanto rapida, una stella di 1 massa solare, come la progenitrice di Helix, ha bruciato idrogeno e elio per qualche miliardo di anni.
Se si possa formare un sistema solare in stelle di primissima generazione, e quindi solo di idrogeno e poco elio è materia dibattuta. Ad esempio Giove sembra essere un pianeta gassoso, senza core roccioso, anche se non è sicuro. un tema dibattuto insomma. io personalmente ono possibilista sui pianeti di solo gas.
Un'ultima curiosità: la nebulosa planetaria quanto è densa? Un eventuale pianeta di un sistema solare limitrofo risentirebbe del passaggio della nebulosa planetaria(che è ampia anni luce). So che la morte di questo tipo di stelle è un processo piuttosto lento.
RispondiEliminaTi piacciono i casi limite vedo... Anche qui difficile rispondere, bisognerebbe fare uno studio ben fatto e meditato.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la densità è ovviamente bassa. Per fissare le idee un po' più alta di quella della corona solare, dato che gli strati esterni della nebula si vedono.
Un passaggio in questa nube di un pianeta vagante ? difficile assai da sire, probabilmente non succederebbe nulla, troppo poco densa, sostanzialmente di idrogeno, non calda. Non credo ci porterebbe via l'atmosfera per frizione o attrazione. ero' ripeto questi casi vanno pensati e calcolati a puntino
Grazie mille!!!
RispondiEliminaP.S.: sì lo ammetto, mi piacciono molto le situazioni limite! :D