martedì 31 dicembre 2013

No, non è la Luna...

... ma Venere, che ha le fasi tanto quanto la nostra Luna dato che sta fra noi e il Sole e quindi ci appare sotto vari punti di vista e illuminamento. 

In queste sere è luminosissima al tramonto, impossibile sbagliare basta guardare il cielo quando ancora si vede la luce del sole. 

Avete un binocolo in casa ? Potete chiedere a qualcuno di prestarvelo ? Allora guardate Venere e vedrete che in questi giorni, e per un paio di settimane nel 2014, ci appare come una sottile falcetta. ecco un'immagine in cui vediamo Venere come la vediamo ad occhio nudo e come possiamo vederla con un buon cannocchiale. Da provare!


lunedì 23 dicembre 2013

Hawaii, non solo spiagge e belle hawaiane.

I film degli anni '60, soprattuto quello con Marlon Brando, hanno fissato un'idea un po' romantica, e pure un po' sessista, delle Hawaii. Spiagge incontaminate, belle hawaiane perennemente intente a dare corone di fiori e così via. (chi non ha tanta voglia di Universo oggi può riguardarsi l'occhio assassino di Brando nella scena della seduzione degli Ammutinati del Bounty).  

In realtà le Hawaii oggi sono visitate da milioni di turisti e hanno centinaia di megalberghi direttamente sulle spiagge. Una delle isole, riserva naturale, ha alla sommità del vulcano Manua Kea una delle concentrazioni più grandi di telescopi ad altissima tecnologia.  


In questo filmato, molto bello, messo assieme da uno studente di dottorato che ha lavorato lì per la sua tesi,  vediamo i telescopi con il laser per l'ottica adattiva e sopratutto un cielo stupendo, fra i migliori del mondo dal punto di vista astronomico. Forse è questo che ha convinto Marlon Brando a sposare la bella danzatrice .....  Sinceri auguri di Buon Natale a tutti/e. 

 

martedì 17 dicembre 2013

Bert, Enrie e gli inafferrabili 28


Bert e Ernie sono stati i primi due a essere visti, ad una energia di 1 petaelettronvolt, PEV, poi ne sono seguiti altri 26, di natura sicuramente cosmica. Sono i neutrini osservati, sarebbe meglio dire proprio stanati, dall’imponente IceCubeTelescope, al Polo Sud, anzi sotto il suo ghiaccio. Siccome poi nessuno ha un’immagine dei neutrini, né si può avere ovviamente stiamo scherzando,  facciamo  vedere quel che sta attorno a questo telescopio, sicuramente il più strano che sia mai stato costruito e con cui è cominciata l’era dell’astrofisica dei neutrini.

Andando per gradi: i neutrini sono particelle elementari ancora piuttosto enigmatiche e molto sfuggenti. Hanno una storia un bel po’ italiana dato che sono stati previsti, con carta e penna, da Ettore Majorana e soprattutto Enrico Fermi nella prima metà del secolo scorso, negli anni’30. Sono particelle incredibilmente difficili da studiare, dato che hanno una tendenza scarsissima a familiarizzare con la materia. Nei giornali si trova scritto spesso che “non interagiscono” con le altre particelle, il che non è corretto: intanto sono neutri, come dice la parola stessa che li definisce, e quindi interagiscono solo tramite le forze deboli, che a loro volta agisce solo quando due particelle si trovano a distanze incredibilmente piccole. 

Neutralità e interazione debole fanno sì che i neutrini se ne passino indisturbati attraverso la materia, che peraltro noi vediamo continua e solida, come un muro di cemento, ma che è ampiamente “vuota”: tra le dimensioni di un nucleo atomico e quelle del suo mantello elettronico corre un fattore anche 100.000, che non è poco. I nostri occhi quindi, non ci permettono di vedere e di conseguenza capire come questo “vuoto” renda agevole al neutrino passare attraverso la materia, ma è semplice come per un piccolo missile passare attraverso una rete le cui maglie sono larghe migliaia di chilometri.

I neutrini peraltro sono abbondantissimi in natura, da quando avete iniziato a leggere questa rubrica siete stati trapassati da qualche centinaia di miliardi di neutrini. Niente paure, non vi/ci fanno nulla dato che non reagiscono con le particelle che compongono gli atomi che compongono le cellule del nostro corpo. Sembra un gioco di bambole russe Matrioska. Diremo di più, quando mangiamo carote o patate o qualcosa che cresce sottoterra ingurgitiamo anche piccolissime quantità di iodio radioattivo, un elemento in cui i decadimenti beta, la reazione nucleare che fa sì che un nucleo atomico decada emettendo un elettrone (β -) o un positrone (β+), sono frequentissimi, e in essi viene rilasciato un numero impressionante di neutrini. Chi ha mangiato patate o carote insomma emette neutrini a milioni. Niente paura di nuovo, nessun problema, lo riportiamo solo come una divertente curiosità.

Quelli che trapassano la Terra sono quasi tutti di origine solare o anche atmosferica, anche se si è sempre pensato, correttamente, che altri neutrini, la maggioranza, debbano venire da fuori del sistema solare, dalla Galassia, e anche dal di fuori di questa. In parole povere da tutto l’Universo. Quando non ci sono, o non ci arrivano, altri segnali ad esempio luminosi o a qualche frequenza radio o X allora possiamo sperare che in alcuni processi stellari, ad esempio in una stella al termine della sua esistenza, invisibile per noi in altro modo, o sui bordi di un buco nero si formino processi che emettano neutrini. Questi sono i neutrini cosmici e possiamo giustamente chiederci come fare a distinguerli dagli altri, visto che abbiamo detto che sono in quantità incredibilmente elevate. La risposta è semplice, la “qualità” che ce li fa riconoscere è la loro energia, quelli di tipo cosmico, provenienti cioè dalle profondità dell’universo, hanno energia dai 30 megaelettronvolt in avanti.

Ora che conosciamo, per sommi capi, i neutrini vediamo come fare a prenderli per osservarli. Il concetto di base dovrebbe esserci chiaro: visto che interagiscono con grande difficoltà con la materia, condizione sine qua non per poterli osservare, occorrerà un telescopio molto grande, in modo che ci passino attraverso un sacco di neutrini, e anche di un materiale abbastanza denso. Nel nostro caso, e torniamo all’immagine di questo particolarissimo osservatorio astronomico, IceCubetelescope è costituito da una superficie di ghiaccio di un chilometro in cui sono immersi, attraverso canali scavati dall’uomo del diametro del pungo di una mano, delle stringhe di rivelatori ottici, in tutto 86.  



Quando uno dei neutrini reagisce con un’altra particella nel processo viene emesso un piccolo lampo di luce blu di tipo Cherenkov che viene rivelato da qualcuno dei 5160 rivelatori ottici digitali attaccati alle stringhe calate nel ghiaccio, che è ovviamente piuttosto trasparente. Insomma è come se la natura si fosse divertita a complicarci la vista con queste inafferrabili particelle e poi ci avesse messo sotto il naso l’elemento più semplice per rivelarle. Certo bucare il ghiaccio polare sembrava un’impresa disperata, almeno in un primo momento, ma poi le canalizzazioni sono state realizzate senza particolari problemi semplicemente facendosi strada con acqua bollente, che ha sciolto …. l’acqua ghiacciata.

Nell’immagine vediamo l’imponente edificio in cui sono racchiusi i controlli e gli uffici degli scienziati e tecnici.

La prima pubblicazione, verrebbe quasi da dire storica, che riporta l’osservazione di questi primi 28 eventi dovuti sicuramente a neutrini cosmici è apparsa su Science del 22 novembre 2013 ed ha suscitato grande interesse.

"Questa è la prima indicazione di molto neutrini di alta energia provenienti dal di fuori del nostro sistema solare " ha detto Frank Halzen della University of Wisconsin-Madison che è il ricercatore principale di IceCube "E segna l'alba di una nuova era per l’astronomia". Parole impegnative ovviamente, ma veritiere, dato che i neutrini potrebbero costituire una parte fondamentale dell’Universo, finora difficile da quantificare per quanto abbiamo detto sopra.

L'origine e la causa di neutrini astrofisici sono sconosciute, anche se le potenziali fonti, come abbiamo detto, sono abbastanza certe. Una migliore comprensione di queste particelle è di fondamentale importanza nella fisica delle particelle e astrofisica e gli scienziati hanno lavorato per più di 50 anni per progettare e costruire un rivelatore di neutrini ad alta energia come IceCube, e finalmente i risultati arrivano, anche se può sembrare buffo il numero di sole 28 particelle rivelate dopo tutto questo lavoro.

IceCube è stato progettato per raggiungere due importanti obiettivi scientifici: misurare il flusso, o tasso di neutrini di alta energia e cercare di identificare alcune delle loro fonti. L'osservatorio è stato costruito ed è gestito da una collaborazione internazionale di oltre 250 fisici ed ingegneri.

Niente informazioni invece sulla sorgente, o sulle, che li ha emessi, dato che, per quanto i neutrini si muovano senza praticamente interagire e quindi potrebbero dare ottime informazioni sulla sorgente e la sua posizione, gli eventi sono ancora troppo pochi per poterla determinare.

Ma ad IceCube Observatory non si perdono d’animo e hanno pazienza: nei prossimi anni, il team guarderà il cielo “come per fare una fotografia di lunghissima esposizione ".

Certo il posto non è dei più piacevoli, solo ghiaccio per centinaia di chilometri e temperature atroci, da rimanere assiderati. Appunto, rimanere “ad sidera”, esposti alle stelle. E ai loro neutrini. 


sabato 7 dicembre 2013

Venere brillante come mai, non perderla stasera !

Questo week end Venere sarà brillante come mai, dato che è alla sua massima vicinanza con la Terra. Un'occasione da non perdere. Basta un attimo: alle 17 o poco dopo, quando ancora è chiaro per il tramonto, alziamo gli occhi e c'è lei, il magnifico pianeta, Venere, che ci porta la notte (Vespero). 

Se avete un binocolo anche modesto guardatelo, vedrete che mostra le fasi come la Luna. 

Ecco una piccola carta per orientarsi, ma è veramente impossibile sbagliare, al tramonto ci sono solo Venere e la Luna sopra l'orizzonte.



Ed ecco una foto splendida, fatta l'altra sera in Nevada: Luna e Venere. 



giovedì 5 dicembre 2013

Sei innamorato/a per caso?

Tranquilli/e non voglio sapere gli affari vostri ma segnalarvi che stasera e domani sera, verso quest'ora ossia all'iniziare del tramonto, si può vedere bene Venere e la prima falce di Luna, quella degli innamorati (secondo la tradizione popolare) 

Ecco qui una scena di riferimento. Basta un secondo, sporgere la testa e guardare dove il Sole è appena tramontato. (clicca l'immagine) 


mercoledì 4 dicembre 2013

Finestre italiane sull'Universo

Una gentile fan di Scienzaltro mi ha chiesto "Ho saputo che nella Stazione Spaziale Internazionale, ISS, ci sono delle finestre da cui si può vedere all'esterno"

Ho risposto che è vero, sono delle "finestre" molto particolari, dato che devono resistere
 a freddo più che polare, radiazioni, micrometeoriti e fare da scudo agli/alle astronauti.

Una realizzazione più che ardita, bellissima, e tutta italiana, dato che è stata pensata e realizzata da Thales Alenia Space di Torino, che d'altronde ha costruito più del 50% della superficie abitabile della grande Stazione. Se volete dare un'occhiata ai "numeri" della Stazione ecco qua il link

La "Cupola", come viene chiamato questo bo-window spaziale, eccola qui, vista da fuori. 


Ma da dentro è tutta un'altra cosa e appena possono gli/le astronauti ci si rifugiano per lo spettacolo mozzafiato che ci riserva. Ecco qui la fortunatissima Dyson 



e qui il canadese Hadfield


Possiamo provare a capire pure noi cosa si vede e si prova. Mettete e schermo intere e godetevi questi 2 minuti di paradiso.

sabato 30 novembre 2013

Ison, l'immortale

Ecco quanto è sopravvissuto all'abbraccio con la radiazione solare. Gi8à domani si potrà capire se sarà visibile a occhio nudo. Difficile dato che probabilmente è un piccolo pezzo di una cometa con il nucleo già piccoletto, sui 2 chilometri. Ma sperare non costa ....


e per chi ama il cinema ...


martedì 26 novembre 2013

Son comete, non girini

Il titolo è bizzarro, lo riconosco, ma è per attirare l'attenzione sulle due comete in questo momento in avvicinamento e dalle parti al Sole: Ison ed Encke.

Viste dal satellite Stereo di Nasa si presentano così, anzi si presentavano qualche giorno fa 


nell'animazione qui sotto si vede molto bene come l'attività solare molto intensa, grazie anche alla vicinanza alla nostra stella, faccia oscillare le code, in particolare quella di Encke, un caso piuttosto difficile da osservare. 



Ison sarà la cometa più osservata di sempre, guardate nell'infografica qui sotto quanti telescopi, satelliti e perfino un rover marziano l'osserveranno.



lunedì 25 novembre 2013

Anna e la cometa.

L'altra sera la mia amica Anna mi ha chiesto come è fatta una cometa e quanto grande è. 

Una domanda che, fino a pochi anni fa sarebbe stata un po' imbarazzante, dato che delle comete sapevamo tanto ma non avevamo ma avuto una riprova sperimentale. Supponevamo che fossero delle "palle di neve sporche" , come quelle che fanno i ragazzi con l'ultima neve quando magari tirano su sassi e terra, o anche che potevano essere dei "grandi sassi" ricoperti di permafrost, il ghiaccio sottile che sta ad esempio in Siberia o Groenlandia sopra al terreno.

Quando la cometa, dal freddo assurdo dei grandi spazi siderali, andiamo sui - 270 gradi, arriva dalle parti nostre e del Sol, la radiazione e le particelle espulse dal Sole vaporizzano questo ghiaccio e si forma prima la "coma", uno strato  sferico intorno, e poi la coda, lunga anche milioni di chilometri, formata da un numero infinito di granellini di polvere cometaria, della grandezza della polvere che c'è nelle nostre case.

Quanto grande la coda, quanto splendente e così via dipende da caso a caso e non si può proprio prevedere, perché basta un po' di ghiaccio in più o in meno sulla superficie per fare la differenza. 

Oggi delle comete sappiamo proprio tanto, abbiamo fotografato con varie sonde anche il suo nucleo , di pochi chilometri, e catturato e analizzato il materiale di cui sono fatte.

Eccoci quindi con il primo che abbiamo mai visto, il nucleo della Halley, fotografato dalla sonda Giotto il 13 marzo 1986 


Si vede perfettamente la cometa che sta "sbuffando" fuori la polvere sotto l'azione del vento solare. 

Ma quanto grande può diventare una cometa ?  Il nucleo ovviamente resta sempre un grande sasso di qualche kilometro al massimo, ma l'involucro di polvere ? 

Prima di rispondere guardiamo questo splendido filmato della cometa Ison, attualmente verso il Sole, ripreso nei giorni scorsi dalla Canarie. Veramente vale la pena:



La rivedremo a fine mese, quando riemergerà dal suo sorpasso del Sole, forse anche più brillante. 

Per il momento la coda va sui 2 milioni di chilometri, e le sue dimensioni sono quindi molto maggiori della nostra terra, che è sui 12.000 chilometri di diametro. Quindi anche se il nucleo è piccolo piccolo, qualche chilometro, il tutto è molto più grande del nostro pianeta. Qui sotto un'immagine costruita in cui vengono riportati Ison e la Terra in scala.  Il bruco è diventata una farfalla. 


mercoledì 2 ottobre 2013

Moplen, plastica su Titano ? Oibò


Una notizia ha percorso nelle ultime ore il mondo scientifico: Plastica su Titano, il grande satellite di Saturno. Agenzie si sono scorticate le mani e ovviamente su Web si sono sprecate le battute della serie "se fate picnic su Titano riportatevi a casa i Tupperware" 

Simpatico. Cosa è successo realmente? La sonda Cassini, italo americana è bene ricordarlo, ha trovato il propilene sul grande satellite analizzandone la luce riflessa. Era abbastanza ovvio onestamente, o quanto meno probabile che ci fosse, dato che Titano è ricoperto di laghi e fiumi di metano e il propilene ha molto a che fare con il metano. 

Il punto è che lo stesso propilene NON è una plastica, ma un componente della plastica, il polipropilene che è valsa a Natta il premio Nobel per la chimica 50 anni fa, quando la scienza contava ancora qualcosa per gli italiani. 

Poca chimica che si faccia a scuola, o l'abbiano fatta i/le giornalisti/e delle agenzie, e anche poco inglese, "plastic ingredient" , che ci dice correttamente un componente della plastica, è stato  promosso a "plastica", ma c'è una bella differenza fra un mattone e una casa. 

martedì 17 settembre 2013

L'ultima Luna di estate



Cielo terso stasera, almeno al centro nord, e speriamo anche domani. Si annuncia una Luna piena stupenda, l'ultima dell'estate. Fra qualche giorno infatti saremo ufficialmente in autunno. Gli americani la chiamano la "Luna del raccolto" , harvest moon.

Per quanto bella sarà, speriamo tanto, comunque vedremo sempre la "solita" faccia della Luna. Questo perché  Luna e Terra sono in rotazione sincrona. Si chiama accoppiamento spin orbita, tipico dei sistemi legati fra loro dalla gravità da molto tempo. 

Il  Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), con le sue immagini montate in un unico filmato, ci fa vedere qualcosa che, per millenni, è stato precluso all'umanità : la Luna girare completamente. Nel filmato un mese lunare viene condensato in 24 secondi e vediamo  pianure, monti e crateri lunari da entrambe le facce. Bello, unico.

martedì 10 settembre 2013

Gli astronomi hanno la testa sulle nuvole !


Si, gli astronomi hanno, da sempre, la testa fra le nuvole perché, molto semplicemente, con le nuvole le stelle non si vedono. E' solo da 50 anni che abbiamo satelliti in orbita per osservare al di fuori dell'atmosfera il cielo o radioantenne che soffrono meno della presenza delle bianche compagne della pioggia. Ma le nuvole sanno anche regalare spettacoli di una rara bellezza ed eleganza. guardate questo bel filmato. 


lunedì 9 settembre 2013

Cogli l'attimo fuggente. Stasera alle 20.

Stasera in cielo un bellissimo spettacolo, ma dura poco. Il motivo ? semplice, il cielo si muove, o quantomeno a noi appare muoversi ;D 

Prima falcetta di Luna con Saturno e Venere, ma molto bassi !!  Quindi guardare alle 20 in punto, subito dopo il tramonto, verso Ovest, dove è appena tramontato il Sole.

Ecco cosa si vedrà al Nord (Venezia Milano) 


Mentre i nostri amici al Sud (Palermo) saranno più fortunati, dato che potranno vedere meglio, pianeti e Luna sono leggermente più alti. Consiglio per tutti : mettetevi in una posizione con orizzonte libero, in cima a un grattacielo o alto condominio o campagna. 



Nei prossimi giorni andrà così grosso modo. 




mercoledì 4 settembre 2013

Andare su Marte è difficile, ma restarci di più...

Grande ressa di gente che vuole andare su Marte, se te lo sei perso leggi qui 

Ma se andare è già un problema mostruoso restarci lo è ancora di più.  Fra le tante cause della difficoltà di permanere (sani) sul pianeta rosso c'è il problema radiazioni. 

Su Marte, che ha atmosfera molto tenue che quindi non assorbe e campo magnetico nullo, le radiazioni cosmiche, formate da   particelle subatomiche provenienti dal Sole così come da altre sorgenti nella Via Lattea, hanno gioco facile ad arrivare al suolo ed essere così letali per ogni forma di vita. Danneggiano, ahimè, infatti il nostro DNA in modo irreparabile. 

Noi sulla Terra siamo ben protetti, basta pensare che il nostro campo magnetico ci scherma dal 99.9 % delle radiazioni nocive, ultraviolette comprese (visto che siamo ancora un po' abbronzatelli)

L'atmosfera poi fa il resto, dato che ci protegge, come uno schermo di piombo spesso 1 metro !! 

In questa bella infografica tutti i particolari.

Find out how radiation in space could threaten human explorations in this SPACE.com infographic.

venerdì 30 agosto 2013

Telescopi del futuro - Magellano



Un bel colpo d'occhio, vero ? è una rappresentazione artistica di come sarà il "Magellano", il prossimo telescopio di grandi dimensioni. Come vedete è costituito da un mosaico di 7 specchi di grandi dimensioni che rimandano la luce a uno specchio, secondario, posto in alto sulla montatura. A sua volta questo rimbalza la luce stessa agli strumenti, attraverso il foro nello specchio centrale. 

Il Magellano, australiano, userà una tecnologia di fusione che è sviluppata dall'Università di Arizona, già collaudata per gli specchi da 8,4 metri del Large Binocular Telescope, LBT, italia-tedesco-americano.

I 7 specchi di Magellano avranno la stessa enorme dimensione di quelli di LBT, un limite oltre il quale non si sa andare attualmente, e anche ha poco senso dato che con elettronica e servomeccanismi i 7 enormi specchi sono sempre perfettamente in asse come fossero un unico da circa 25 metri. 

Nel filmato qui sotto si vedono alcune riprese, uniche, della fusione e lavorazione del secondo dei sette specchi. Teniamo conto che ognuno pesa 20 tonnellate. Si vedono anche le tecniche per il miglioramento delle immagini basate sull'invio di raggi laser nell'alta atmosfera, 50-60 chilometri, che formano immagini stellari artificiali usate per compensare l'agitazione dell'atmosfera che tende a rendere meno puntiformi le immagini stesse. 

Il telescopio andrà ad un'altitudine di 2516 metri sulle Ande Cilene a  Las Campanas nel deserto di Atacama meridionale .

giovedì 29 agosto 2013

Anche Hubble soffre di illusioni ottiche


Mica è tanto facile capire quale è la realtà guardando il cielo. Il punto principale, la difficoltà non superabile a occhio nudo, cioè soltanto "guardando" anche se con il telescopio spaziale Hubble come in questo caso. E' che noi vediamo proiettato sulla cosiddetta volta celeste, una realtà che di dimensioni ne ha (almeno) 3 , un po' come vedere un film sullo schermo: mica sappiamo la distanza vera fra gli attori e a volte possiamo prendere abbagli. 

Questo qui sopra è un tipico esempio: le due galassie sembrano impegnato in uno scontro tremendo, dato che la nana irregolare galassia PGC 16389 - quasi una "nube" di stelle - copre la sua galassia vicina APMBGC 252 125-117. E invece è solo prospettiva, non sono affatto vicine una all'altra e non c'è nessuno scontro.  Ila soluzione è trovare le distanze degli oggetti, uno dei compiti principali, se non il principale, degli astronomi. 

martedì 27 agosto 2013

In morte di una cometa.


Il filmato qui sopra ci da in pochi fotogrammi l'idea di quel che capita alle comete che vanno su un orbita che passa troppo vicino al Sole: ci cadono dentro. (è un piccolo punto luminoso nello "sbuffo" che esce dal Sole verso ore 4)

Questa  è una cometina della famiglia delle Kreutz, che si pensa siano frammenti di una cometa molto grande frantumatasi centinaia idi anni fa. Lo si ricava dalle orbite delle sopravvissute.  Questa in particolare è poco più di un sasso, poche decine di metri di dimensione, e come lei ne cadono dentro il Sole una dozzina o più ogni anno. 

Aspettando la cometa Ison, che passerà dalle pari di Marte il 1 ottobre, consoliamoci con questa.  

lunedì 26 agosto 2013

Marte al Martedì diventa grande così

Domani sera, 27 agosto, Marte sarà al massimo della sua dimensione apparente: grande grosso modo come la Luna. Ecco cosa si vedrà verso le 22 di domani.(Marte è a destra) . Non perdete l'occasione, la prossima volta che Marte sarà così grande sarà solo nel 2287!!


Ogni anno nel mese di agosto, da qualche parte, si rianima questa bufala che, pare, in Italia non abbia preso quest'anno (forse Kazzenger è ancora in ferie) . Su FB impazza all'estero, ma è sempre la solita storia iniziata nel 2003 nel mese di agosto (allora Marte era dalla parte della Terra e se qualcuno ricorda e ha esperienza del cielo risultava un pochino più luminoso del solito). 

La bufala riapparve nel 2005,2006.... 2009. Negli ultimi due anni invece , ahhhhhhh che sollievo, niente. Oggi come oggi il tutto è peggiorato, se mai è possibile, dal fatto che  il 27 agosto, Marte sarà in opposizione (dall'altra parte  del Sole per dirla alla va là che va bene)  rispetto a noi. il più lontano possibile. Se anche si vedesse non sarebbe così :


ma così, con la Luna 500 volte più grande :


mercoledì 21 agosto 2013

Pesare meno e in modo naturale, nuovo metodo.

Non preoccupatevi, non ho deciso di fare quattrini vendendo inaffidabili diete più o meno efficaci. L'unico modo per dimagrire è notoriamente non mangiare...



Quella che vedete qui sopra è la Terra, la nostra Terra, mappata in un modo estremamente preciso ma un po' strano: in ogni punto abbiamo il valore della accelerazione di gravità che, come vedete, cambia bene da luogo a luogo. 

Ora il peso è una forza e, come insegna una delle leggi fondamentali della fisica scoperte da Newton alla fine del 1600, è dato dalla massa corporea per l'accelerazione di gravità.

Le diete attuali, poverelle, si basano tutte sul ridurre il valore della massa facendo fare la fame al/la malcapitato/a.

Oggi non è più necessario, dato che grazie ai satelliti di Esa e Nasa sappiamo benissimo come varia la gravità (qualcuno forse ricorda che "g=9.8"  dalla scuola media) 

Se volete ingrassare un po'  basta andare alla superficie dell'oceano Pacifico, dove l'accelerazione di gravità è l'1% maggiore  che a casa vostra. Quindi se pesate 60 chili peserete 60.6 in un attimo, salvo poi affogare o essere mangiate/i dai pescecani, che tutto sono meno che vegani. 

Se invece volete invece dimagrire, caso più frequente, vi aspetta il Monte Nevado in Perù, il posto dove l'accelerazione di gravità è minima. Lì finalmente arriverete ai tanto desiderati 59 e qualcosa, salvo poi morire di freddo perché è altino come quota. 

Nessuno comunque può dire che il metodo non sia naturale. Trovate nel filmato qui sotto il vostro valore di "g" . 

lunedì 19 agosto 2013

Addio Sole di Mezzanotte, bentornate aurore !


Il Sole di mezzanotte al nord del mondo ha li giorni contati, a settembre se ne andrà. Ma già ora è più debole e soprattutto l'aria è più fredda. Le aurore ricominciano ad apparire. 

Una nuova tecnica di montaggio delle immagini permette ora di avere filmati più realistici. Il verde di questo qui sotto, veramente bello, è reale, il colore dipende infatti (anche) dallo strato di atmosfera interessato dal bombardamento di particelle provenienti dal Sole, buona visione.  

giovedì 15 agosto 2013

mercoledì 14 agosto 2013

50 fatti sul nostro pianeta. Bellissimo per ragazzi/e


earth facts


Metti insieme uno bravo a scovare numeri interessanti e uno bravo a fare un' infografica chiara e accattivante e ne esce questo a cosa qui sotto. Bella,divertente, istruttiva, fa riflettere. Da vedere assieme ai ragazzini/e. Clicca qui per vederlo in dimensioni appropriate. 

Buon ferragosto !


sabato 20 luglio 2013

Su, dai ! Stanotte a ballare con Saturno

Come probabilmente parecchi sanno stanotte, ora italiana poco prima di mezzanotte, la sonda Cassini, italo-europeo-americana, ha scattato un'immagine della Terra, 4 miliardi di chilometri quindi. Ne è risultata  una minuscola pallina nell'immagine. Cassini lo ha già fatto nel passato, ma questa è la prima volta che sappiamo in anticipo che lo farà. 

In realtà il tutto è stato architettato per far alzare gli occhi al cielo per vedere quant'è bello. C'è anche un programma mondiale, dico mondiale, per far sorridere mentre il satellite fotografa. Sorridere chi? ma noi perbacco, tutta l'umanità. Il tutto non risulta ovviamente dall'immagine, guardate qui sotto come viene fuori la Terra a quella distanza. Va bene, dai, questa di "Astronomi senza frontiere" è un po' un'americanata, ma bella. 



Chi vuole vedere qualcosa in più dell'iniziativa può andare al sito di Wave  o quello dell'iniziativa stessa.

Vi segnalo invece questo splendido video di Fabio Di Donato su Saturno, fatto con una pazienza e maestria notevoli a partire dalle migliaia di immagini scattate da Cassini dal 2005 a oggi. Un'opera titanica e molto ben riuscita, anche come musica secondo me, che Fabio dedica a Margherita Hack, che gli ha fatto per prima amare le stelle. Debbo dire che, a confronto dei mille articoli usciti per l'occasione, anche molto belli,  questo è senz'altro il miglior ricordo. 

Vi consiglio di ballare sotto le stelle (Saturno ci sarà stasera dopo le 21), sulle note di Shostacovich. Io lo farò (se troverò una dama all'altezza ;DD ) 

giovedì 18 luglio 2013

Il Nord? E' lì dentro, prego si accomodi

La bussola è uno strumento essenziale: un quadrante (in realtà se ne potrebbe fare a meno) e un ago, che si dispone esattamente nella direzione Nord - Sud. Semplice no?


Niente batterie, niente manutenzione, niente scadenze. Però il tutto funziona perfettamente solo perché il campo magnetico terrestre è perfettamente disposto nel modo che sappiamo e che vediamo qui in figura, la lancetta, a sua volta contenente un piccolo magnete, non può fare altro che disporsi nella direzione dei Poli. 
Nel Sole invece il campo magnetico va in modo molto diverso, dall'esterno all'interno. e quindi il Nord è "dentro" al Sole e non "in cima" .  Non ve lo aspettavate vero ;D 



lunedì 15 luglio 2013

La quattordicesima luna

Breaking news. 


E' quella di Nettuno appena scoperta da Hubble Space Telescope. Piccola, una ventina di chilometri, e esterna ai diafani anelli di Nettuno. Finora era sfuggita, data anche la grande distanza da noi, circa 4.3 miliardi di chilometri. Come sempre il nome è provvisorio, e adesso bisognerà trovargliene uno. 



sabato 13 luglio 2013

Il Piccolo Principe stregato dall'aurora.


Chi non ha letto il Piccolo Principe alzi la mano...  Un racconto sognante che ha fatto sognare legioni di adulti prima ancora che i bambini. sono 70 anni che è stato scritto e per questo Jean Luc Dauvergne gli ha dedicato questo particolare e affettuosissimo ricordo. 

venerdì 5 luglio 2013

D'accordo , non è cielo, ma che belli! i Vulcani delle Hawaii


Non ha bisogno di tanti commenti. Certo il filmato è impressionante e ci ricorda che, dalla Terra del Fuoco al'Islanda i vulcani modellano la Terra. Buona visione 


                    

giovedì 4 luglio 2013

In auto sulla Luna ? Scordiamocelo !

Tutti abbiamo in mente questa storica immagine. Guardiamola però bene, molto bene.


La polvere lunare, di cui il nostro satellite è ricoperta, è ricca di regoliti, piccolissimi sassolini, delle dimensioni appunto di un grano di polvere o poco più, abrasivi. Si vede piuttosto bene dall'immagine sopra.  Lo sanno bene gli astronauti che hanno portato un rover sulla Luna, come quelli di Apollo 16 qui sotto, in un video molto famoso e divertente. 



Ora uno studio supplementare di questo problema è arrivato alla conclusione che questi grani di polvere lunare hanno proprietà elettrostatiche, e quindi si appiccicano molto fortemente al rover e, come hanno fatto, anche alle tute degli astronauti. Tanto che in un paio di casi le tute sono state danneggiate al limite del guasto dall'azione tipo "carta vetrata" esercitata dai regoliti. 

A proposito: come mai la Luna e ricoperta da uno spesso mantello di polvere ? 

mercoledì 3 luglio 2013

Plenilunio "pauroso" su Marte

Se guardate bene questo filmato spedito a terra da Curiosity, il rover di Nasa che attualmente è su Marte, vedrete un puntolino passare verso l'alto esattamente in mezzo allo schermo.

E' Phobos, la paura, una delle due lune di Marte che passa nel cielo del Pianeta Rosso.


                  

Piccolo, pochi chilometri, ha una forma assai strana, eccola qui sotto: +



 e qui in immagine che ci mostra la piccola Luna nel cielo di Marte


Star Trek tradito da Plutone

Non c'è pace per Plutone e i suoi satelliti. Dopo l'arrabbiatura di mezza America per il declassamento da pianeta a piccolo pianeta di Plutone, ricordiamo che è stato scoperto solo 80 anni fa circa proprio in USA, ora sono arrabbiati i fan di Star Trek, a causa dell'annuncio, di ieri, dei nuovi nomi per i satelliti di Plutone. Vediamo perché. 

Come forse ricorderanno i fan di questo modesto blog, parecchie settimane fa era stato lanciato un sondaggio con voto fra il pubblico di tutto il globo per stabilire il nome dei due "nuovi" satelliti di Plutone, praticamente dei grossi sassi che ruotano assieme all'ex pianeta e agli altri 3 satelliti. 

Questa era la situazione al voto: 


Tantissimi i voti, quasi  500.000, e fra tutti il più votato, di gran lunga, il nome Vulcano, molto caro agli appassionati di Star Trek .

Ma la IAU , l'organizzazione mondiale che raggruppa gli astronomi professionisti, non siamo + di 5.000, ha deciso di non accettare il nome, perché già usato nel sistema solare per altro satellite. 

Delusione fra gli organizzatissimi fan della serie televisiva, sparsi in tutto il mondo che si riuniscono spesso in serissime Convention anche qui a Padova 


I due satelliti sono stati nominati quindi Cerbero, come il cane infernale e Stige, come il puzzolente fiume che porta sempre all'inferno. 

Va bene che si tratta di Plutone, re degli Inferi, ma proprio per questo non era meglio chiamarli "Letizia" e "Allegria" ?  Gli astronomi hanno il gusto del macabro ;D

lunedì 1 luglio 2013

Sul tetto del Mondo a guardare in su. Imperdibile



Elia Saikaly deve avere una gran passione per stare sveglio un'intera notte a 8.000 metri per filmare i cambiamenti del cielo a quell'altezza, sull'Everest. Lì la pressione è si e no un terzo di quella a livello del mare e l'ossigeno è ridotto al minimo vitale. Non è certo un caso che quella quota è chiamata dagli scalatori stessi la zona della morte. Ma è andato tutto bene e il filmato che ci ha regalato così vale il rischio che si è preso. Indimenticabile !