lunedì 1 luglio 2013

Sul tetto del Mondo a guardare in su. Imperdibile



Elia Saikaly deve avere una gran passione per stare sveglio un'intera notte a 8.000 metri per filmare i cambiamenti del cielo a quell'altezza, sull'Everest. Lì la pressione è si e no un terzo di quella a livello del mare e l'ossigeno è ridotto al minimo vitale. Non è certo un caso che quella quota è chiamata dagli scalatori stessi la zona della morte. Ma è andato tutto bene e il filmato che ci ha regalato così vale il rischio che si è preso. Indimenticabile ! 


2 commenti:

  1. Stupendo!! Ma come ha fatto a resistere per una notte intera lassù?
    Quella nella foto è la Luna Piena, giusto? I punti più luminosi sono pianeti, immagino...
    Le immagini sono tutte della stessa nottata, ma riprese con strumenti ed angolazioni diverse?

    Ne approfitto per fare una domanda sul post precedente: come mai l'onda d'urto è visibile, ma le nuvole non vengono spazzate via(ci sono anche dopo)?

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  2. Non sono un esperto di videoriprese, ma mi sembra molto strano che una telecamera possa riprendere le stelle del cielo con quel dettaglio... si vedono le stelle perfino quando il sole è ancora alto! !!d'accordo l'altitudine, il cielo terso ecc ecc ms io qualche dubbio su alcune parti del filmato li ho.

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