In questi ultimi due giorni ha fatto un po' di scalpore la "stella impossibile" scoperta dagli astronomi.
Come sempre a furia di far titoli accattivanti si arriva al nonsense e quindi pure al fatto che il pubblico si forma idee sbagliate o si annoia: cose "troppo difficili per me" .....
Ne parlo volentieri perchè la scoperta è frutto del lavoro anche di parecchi ricercatori italiani degli osservatori di Trieste, Arcetri (Firenze) e Padova .
Eccola qui la stella impossibile
Piccolina,insignificante, per niente impossibile, dato che ce'. Ma perchè questa stellina a soli 4.000 anni luce a noi e ben dentro la nostra Galassia ha fatto scalpore ? Beh perchè è fatta solo di Idrogeno e un po' di Elio, ossia niente "metalli", una miscela che risalirebbe a poco dopo il Big Bang. Tutte le altre stelle vicine sono invece di composizione assai diversa, più o meno ricche di "metalli", perchè il gas da cui si sono formate è quello proveniente dall'esplosione di stelle della generazione precedente, che hanno quindi , col loro motore di fusione nucleare, già "creato" i metalli. Ingredienti iù "evoluti " insomma
Attenzione però che gli astrofisici chiamano metalli tutti gli elementi che non siano Idrogeno ed Elio. Niente a che fare quindi con piombo, ferro , alluminio o altro !
Insomma questa stellina, grande come il Sole e accanto a noi, spariglia le carte. Ci aspettavamo di vederla solo in epoche vicine al Big Bang e invece ce la troviamo "hic et nunc" , "qui e ora". Un bel grattacapo per gli scienziati ora.
Per chi segue questo blog una primizia assoluta, una intervista via twitter con uno degli scienziati che hanno scritto l'interessante lavoro: Simone Zaggia dell'Osservatorio Astronomico di Padova. La vedete a questo indirizzo, dove Galileo ;) lo intervista.
Simone Zaggia alla NASA con un campione di Luna |
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