giovedì 25 aprile 2013
Spettacolo da non perdere, eclissi alle 22
Finalmente cieli tersi, almeno fino a domani. Uno spettacolo da non perdere è l'eclissi parziale di Luna questa sera.
Breve e parziale, una mezz'oretta a partire dalle 21.55 circa, ma pur sempre il primo spettacolo del gran cinema all'aperto del cielo primaverile.
Buon 25 aprile.
lunedì 22 aprile 2013
Pianeti abitabili, nuove Terre. O no ?
Una certa notorietà la scorsa settimana per qualche nuovo pianeta, un trio "scoperto" da kepler, "abitabile" e "probabilmente" con un'atmosfera come la Terra, dato che è simile come massa.
La stella in questione è kepler 62, 1200 anni luce da noi, molto vicina, deboluccia dato che è più o meno il 20% del Sole come brillanza. Due dei suoi pianeti, denominati e ed f, stanno nella cosiddetta zona abitabile, goldilocks. Sono cioè abbastanza distanti da non venir bruciati e abbastanza vicini da non congelare. Una questione di equilibrio insomma. "Potrebbero" essere ricoperta di oceani.
A volte il desiderio che quel che si spera sia vero tradisce. Il satellite Kepler non scopre pianeti, ma segnala candidati a essere possibili pianeti attorno a stelle a noi vicine, finora ne sono stati confermati quasi 900. Kepler non è in grado di capire se i pianeti hanno un'atmosfera e tanto meno mari e oceani.
Insomma i media potrebbero andarci più tranquilli, qui sotto un'ottima infografica per capire la situazione.
martedì 16 aprile 2013
La più bella aurora boreale mai vista su computer
Lo so, ne abbiamo viste parecchie su questo sito di aurore, ma guardate questa, in realtà virtuale è veramente strepitosa.
Già l'immagine è bellissima, ma nulla in confronto a quel che vi suggerisco sotto.
Gorand Strand, uno dei migliori astrofotografi che io conosca, svedese, ha compresso 30 gigabytes (!!) di dati osservativi suoi, presi nelle fredde notti polari questa stupenda visione panoramica virtuale.
Vi raccomando proprio di seguire il link e andare sul suo sito, arriverete direttamente alla aurora. Ci vorrà un po' che si carichi tutto, ma vi assicuro che il paesaggio, entro cui potete muovervi son le frecce della vostra tastiera, è impagabile. Meglio di così si può fare solo andando lì a -25.
Ecco il link, 20 secondi di pazienza, luci attenuate e schermo intero. Buon viaggio al Polo !!
Già l'immagine è bellissima, ma nulla in confronto a quel che vi suggerisco sotto.
Gorand Strand, uno dei migliori astrofotografi che io conosca, svedese, ha compresso 30 gigabytes (!!) di dati osservativi suoi, presi nelle fredde notti polari questa stupenda visione panoramica virtuale.
Vi raccomando proprio di seguire il link e andare sul suo sito, arriverete direttamente alla aurora. Ci vorrà un po' che si carichi tutto, ma vi assicuro che il paesaggio, entro cui potete muovervi son le frecce della vostra tastiera, è impagabile. Meglio di così si può fare solo andando lì a -25.
Ecco il link, 20 secondi di pazienza, luci attenuate e schermo intero. Buon viaggio al Polo !!
lunedì 15 aprile 2013
A volo d'uccello sui ghiacci - il video del lunedì.
Letteralmente, e sopra la Groenlandia. Lo fanno d'ufficio costantemente gli aerei di Nasa , tipo P3B, che sono in pratica dei laboratorio meteo volanti. Eccone qui sotto uno.
Il video, ripreso da una telecamera posta proprio sopra al pilota, ci fa vedere cosa vedono mentre volano a soli 500 metri di altezza. Se mettete a schermo intero è veramente emozionante. Peraltro l'aereo è pieno zeppo di strumenti scientifici che raccolgono dati che vengono poi correlati con quelli rilevati, da centinaia di chilometri di altezza, dai satelliti.
giovedì 11 aprile 2013
Ammaestrare un asteroide, una storia anche italiana
Probabilmente ieri qualcuno/a di voi ha letto la strana e bella storia di questo giovane ingegnere aerospaziale italiano. Se vi è scappata la trovate qua.
Prendere al volo un asteroide e portarlo fin dalle parti della Luna è ovviamente meno facile di quel che sembra, ma nell'infografica qui sotto si capisce molto bene quali siano le fasi principali del progetto ( e anche che ci vuole un bel coraggio a proporlo ).
E ora che sappiamo tutto possiamo anche vederci questo filmato Nasa su come si cattura un asteroide, divertente.
martedì 9 aprile 2013
Ritrovare il coraggio di rischiare, un compito per l'Italia spaziale (e non)
Ieri, 8 aprile, Giovanni Caprara ha presentato nell'Aula Magna dell'Università di Padova il suo ultimo libro, "Storia Italiana dello Spazio" . Presenti al tavolo del conferenziere anche il prorettore Gnesotto, il direttore del Cisas (Centro attività spaziali) Piero Benvenuti e il Direttore del Master CS Alessandro Pascolini.
Sono molto contento di ospitare in questo blog le impressioni di due studentesse del Master in Comunicazione della Scienza , che hanno, assieme ad altri compagni, partecipato all'interessante e avvincente conferenza. Claudia Bellone per prima e Irene Teso per seconda.
La prossima volta che salirete in auto, accendete il
navigatore ma guardate in alto. Si, proprio in alto: c’è Italia lassù.
Da 634 anni, da quando i veneziani si sono inventati la parola “razzo”, gli
italiani viaggiano nello Spazio prima con la fantasia e poi con la tecnologia.
Ce lo racconta Giovanni Caprara nel suo ultimo libro “Storia italiana dello
Spazio”, uscito per Bompiani.
“Ho scritto una storia che meritava di essere
raccontata”, dice Caprara “perché noi italiani pensiamo sempre di essere gli
ultimi arrivati, e non abbiamo fiducia nelle nostre possibilità”. Ed è un filo rosso che si dipana lungo parecchi secoli, dai fratelli pirotecnici bolognesi fabbricanti di razzi nel 1540 ai Savoia, finanziatori della ricerca tecnologica, dai canali di Marte di Schiaparelli all'ingegnere Luigi Gussalli, inventore di un motore a reazione rivoluzionario che già nel 1923 chiedeva al mondo “Si può
tentare un viaggio dalla Terra alla Luna?” e Marinetti rispondeva “sì”. Venendo poi a tempi più recenti e tornando in Veneto, e proprio a Padova, troviamo Giuseppe Colombo che nel 1974 fece "cambiare idea" alla NASA che, grazie suo intervento, mandò la sonda Mariner 10 a studiare Mercurio da vicino per ben 3 volte nello stesso viaggio, grazie al famoso effetto fionda.
Storia
passata? Il rischio è proprio questo. “I risultati migliori si sono ottenuti
quando c’è stato un dialogo tra il mondo della ricerca e il mondo politico, in
particolare negli anni 60-70, quando i politici guardavano a tutto ciò che poteva essere utile allo sviluppo dell’Italia” conclude Caprara.
“Oggi abbiamo bisogno di una capacità di visione e del coraggio di osare, di rischiare che personaggi di quegli anni avevano”. E forse guardando ai nostri pionieri dello Spazio, quel coraggio lo ritroviamo.
Claudia è la prima della fila con gli occhiali e ora tocca a Irene Teso ultima, ma solo nella fila ;DD
Coraggiosi e
visionari: storie di astronomi italiani
Ieri, per la prima volta, sono entrata nell'Aula Magna del Bo', la sede storica dell'Università di Padova. E' stato in occasione di un evento davvero
speciale, almeno per noi "aspiranti comunicatori della scienza". Ad attendere noi, così come molti altri appassionati e curiosi, c'era Giovanni Caprara,
giornalista scientifico del Corriere della Sera, che ci ha presentato il
suo libro Storia italiana dello spazio.
Come è facilmente
intuibile dal titolo, l'intervento si è concentrato sugli avvenimenti
più importanti della storia dello spazio nel nostro Paese, abilmente
raccontati da chi di queste cose ne sa, e ne sa bene. Ciò che colpisce è però
un altro aspetto della narrazione. Caprara esordisce infatti sottolineando che
la sua è una storia, e come tale va raccontata. Questo ci porta subito a
immaginare che quello di cui ci sta per parlare non sia solamente una raccolta
di episodi, ma una vera e propria collezione di racconti in ordine cronologico.
Fin dall'inizio
l'impressione è quella di essere tornati un po' ragazzini, a quei tempi in cui
si cominciano a leggere i primi romanzi di fantascienza. Il nostro ospite ci
introduce a concetti come i primi studi sullo spazio e i prototipi di razzi,
utilizzando espressioni quali “conquistare il cielo” e cercando di descriverci
i “primi strumenti per volare sulle nuvole”.
Grazie all'uso di un
linguaggio molto semplice, a tratti quasi fiabesco, veniamo condotti con puntualità e
chiarezza attraverso episodi che hanno segnato la storia, ma soprattutto
impariamo a conoscere le personalità che questa storia hanno resa possibile.
Riusciamo quasi a immaginare Enrico Forlanini che fa le prove del suo primo
aereo a razzo, o quella spia mandata dagli USA in Italia dopo la seconda guerra mondiale a scovare scienziati, "utili" o "pericolosi" per il predominio americano dello spazio. Ognuno di noi ovviamente ci ha messo sopra col pensiero la faccia del proprio 007 preferito.
Ed è proprio la narrazione che si snoda attraverso persone che poi ci resta come regalo da portare a casa, oltre a
un libro con dedica. Se pensiamo, una
volta usciti da quella sala, a cosa è rimasto in mente, la risposta è sicuramente
i volti di chi ha “scritto” questa storia con i suoi tentativi, scoperte e, perchè no, errori.
Caprara ci lascia con
l'immagine di uomini “coraggiosi e visionari”, che hanno saputo osare e
rischiare per lasciare qualcosa a noi del futuro. Ed è proprio questo che manca
nel nostro presente, quei “coraggiosi e visionari” che hanno cambiato la
storia, dei quali noi speriamo un giorno di poter raccontare.
sabato 6 aprile 2013
Terra, pianeta di acqua. Non ne siete convinti?
Il 70% e oltre del nostro pineta è ricoperto da oceani. Guardate questa buffa immagine composta da Nasa sula base di quelle ricavate da vari satelliti. Mai vista così la Terra.
mentre qui sotto vedete la circolazione proprio degli Oceani. Un punto di vista veramente nuovo !
venerdì 5 aprile 2013
Venti Marziani
Su Marte c'è un'atmosfera, più leggera e sottile di quella terrestre, ma pur sempre atmosfera. Va bene, dai, ce lo dicono i libri, i siti di Nasa e gli astronomi. Fidiamoci.
Ma vedere un paracadute, quello del rover Curiosity, che si muove spostato dal vento sul suolo marziano fa un certo effetto. Il breve filmato è realizzato mettendo insieme immagini prese fra il luglio 2012 e il gennaio 2013 da altre sonde Nasa.
giovedì 4 aprile 2013
Ma come diavolo si cattura l'Antimateria ?
Ieri è stato il giorno di AMS, lo strumento "attaccato" a uno dei bracci della Stazione spaziale internazionale , che deve scovare l'antimateria che proviene dalle profondità dello spazio. La trova nei raggi cosmici che a miliardi trapassano letteralmente i rivelatori del grande strumento e che sono molto simili a quelli usati nel grande acceleratore di Ginevra, LHC, per trovare il bosone di Higgs e i suoi fratelli. Potete leggere qui se volete approfondire
In questa bella infografica invece si spiega come funziona il macchinario. Molto interessante e concettualmente semplice.
mercoledì 3 aprile 2013
Misteri luminescenti.
Nella località di Yelloknife, letteralmente "coltello giallo", che sta nel nord del Canada è stata registrata questa immagine, molto strana, nella notte del 23 settembre 2011 verso le 1.30 locali.
Il fenomeno, luce bianca che solca il cielo stellato, peraltro cosparso letteralmente di Aurora boreale, è durato circa 15 minuti. Di cosa si è trattato ? Difficile dirlo, per fortuna le immagini sono parecchie e se ne è fatto anche un breve filmato timelaspse che ci fa capire meglio cosa è successo. Si vede anche, sulla sinistra, un "normale" aereo passare.
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