venerdì 29 marzo 2013

Equilibrio, bellezza, mistero. Appuntamento il 18 maggio

Della missione Cassini, fortemente voluta dall'Italia fin dagli anni '70 del secolo scorso, abbiamo detto parecchie volte.  Andata fin su Saturno ci ha regalato, oltre che dati preziosissimi di carattere scientifico, valanghe di immagini stupende come questa.


Un miracolo di equilibrio e bellezza,  i satelliti sospesi nel vuoto, immobili anche se sappiamo che ruotano attorno al pianeta di cui intravediamo solo la maestosa ombra a sinistra, e gli anelli di taglio. Ogni volta non si può fare altro che stupirsi di queste immagini, lasciatemelo dire una volta tanto, quasi magiche.

Gli amici di AstroPerinaldo mi segnalano questa bellissima iniziativa che molto volentieri vi rimbalzo. Il 18 di Maggio, praticamente in tutta Italia, sarà possibile osservare il pianeta grazie ad appassionati che si presteranno a farci godere lo spettacolo del "Signore degli anelli". Un'occasione da non perdere. Cercate anche voi l'evento più vicino a questo indirizzo   .




mercoledì 27 marzo 2013

Ma di che colore è Marte ?

Forse nei giorni scorsi vi sarà capitato di vedere questa immagine del Monte Sharp, su Marte, ripreso dalla sonda Curiosity.


In effetti fa parecchia impressione, certo non è una foto delle Dolomiti, il Monte è alto circa 1500 metri, ma la somiglianza con i monti terrestri è impressionante. 

Quel che pensate è giusto. In effetti la foto è stata resa "terrestre" proprio per permettere ai geologi di poter studiare il monte come se fosse una montagna sul nostro pianeta, cui siamo abituati in sostanza. Il bilanciamento dei bianchi e dei colori è sostanziale in questo processo.  Qui sotto come, realmente, si vede la scena di partenza su Marte.


lunedì 25 marzo 2013

Aurore, comete, è comunque il marzo più freddo degli ultimi 50 anni....

... cavolo e proprio a noi doveva capitare ? Oltretutto sarebbero notti splendide, con la cometa e la Luna di Primavera che sta per diventare piena. 

Guardate in Svezia cosa vedono: Cometa e aurora boreale, stupendo !



Va bene, per consolarci il video del lunedì va proprio sulle aurore di questi giorni in Svezia (e ci ricorda pure come mai succedono, a partire da qualche flare solare).

sabato 23 marzo 2013

E c'è chi la cometa la vede da casa.

Eh si, il fortunato si chiama Patrick Cullis e sta a Boulder,Colorado. Subito fuori di casa può scattare questo fantastico video:



Le montagne di sfondo sono i famosi "flatiron", sabbiosi, spinti sù dalle montagne rocciose 600 milioni di anni fa, o giù di lì.

mercoledì 20 marzo 2013

Ma insomma Plutone cos'è ??


Insomma, Plutone cosa è mai? Ogni giorno ce n'è una nuova. Scoperto nel 1930 da Clyde Tombaugh è stato fino al 2006 il nono pianeta del Sistema solare. Declassato, si fa per dire, a pianeta nano dall'assemblea generale dell'IAU , l'organismo mondiale che raccoglie tutti gli astronomi professionisti, ha rivelato poco a poco un certo numero di "lune".  E ora diventa un pericolo per il costoso satellite Nasa New Horizon che sta andando a studiarlo. 

Lui di per sè sarebbe piccolino, solo 2300 chilometri contro i 13.000 circa della Terra (12756), e si è rivelato avere prima un satellite, Caronte, piuttosto grosso rispetto al pianeta: 1207 chilometri, tanto che si è iniziato a parlare di pianeta doppio, o meglio di una coppia di oggetti transnettuniani in orbita attorno al comune centro di massa. Ora se ne conoscono 5 di satelliti, che vediamo nella bella immagine del telescopio Spaziale Hubble qui sopra. I soli due con un nome, ad oggi, hanno dimensioni modestissime, fra i 100 e i 150 chilometri. Sono, in sostanza degli asteroidi catturati dal pianeta nano e dal suo compagno, probabilmente di questi grandi "sassi" ce ne sono migliaia poco più in là, nella cosiddetta  fascia di Kuiper.  Plutone quindi ci presenta ancora un altro aspetto, da pianeta a coppia di pianeti rotanti (Plutone + Caronte) a sistema di una dozzina di piccoli corpi che provengono dalle profondità del Sistema solare. 

E va bene, ma ora viene fuori che il gelido pianeta nano potrebbe avere almeno una decina di mini lune che gli girano attorno, una vera e propria "flotta" come è stata definita. Tutti questi satellitini, per quanto piccoli, potrebbero rappresentare un pericolo mortale per la sonda New Horizon  di NASA che arriverà fra poco, nel 2015, a Plutone per studiarlo a fondo.   Un conto infatti è sapere dove sono le 5 lune che conosciamo e un altro è sapere che ce ne sono altre 5 che però ancora non abbiamo scoperto. Per quanto piccole potrebbero sfasciare il satellite senza problemi. 

Il tutto è frutto di una simulazione dinamica, un modello al computer insomma, che pare però molto realistica e probabile. Speriamo sia sbagliata ;DD 

Lo studio è previsto per la pubblicazione in The Astronomical Journal ed è attualmente disponibile on-line qui.

martedì 19 marzo 2013

La bella cometa, da Asiago a Parigi passando per le Alpi....



Avevamo quasi perso la speranza, diciamoci la verità, il tempo fetente non ce la faceva vedere. E invece con un po' di costanza e un po' di fortuna stanno venendo su immagini bellissime, come questa di Paolo Ochner,  con Sergio dalle Ave, dell'Osservatorio di Padova- INAF. L'hanno presa da Cima Ekar, Asiago, dove c'è il grande telescopio 1.82 centimetri di Padova. Nikon, obiettivo 105 (Paolo ci tiene a specificare che è l'ultimo di una razza gloriosa di obiettivi fatti a mano uno per uno) e due secondi di posa. Bellissima, consiglio di cliccare per ingrandire. E forse Paolo riuscirà a darci nei prossimi giorni qualcosa di ancora migliore. 

Qui sotto due filmati splendidi, la caccia alla cometa in Austria e la Panstarrs vista accanto a un traliccio della mitica Tour Eiffel, a Parigi. Che vogliamo di più? Forse un grand plat di ostriche, lì vicino c'è uno dei bar à huitres migliori di Parigi....





lunedì 18 marzo 2013

La Cometa e la ricerca di E.T.


PanStarrs fotografata il 17 scorso sopra il VLA, a Soccorro, Nuovo Messico (clicca per ingrandire) . La luce della Luna al primo quarto (quasi) illumina il paesaggio e  i 27 "piatti" del VLA, il radiotelescopio che ha "recitato" in molti film nel corso degli anni, ad esempio il bellissimo "Contact" (qui sotto alcune scene del "viaggio" di Jodie Foster") . La cometa appare al crepuscolo inoltrato, con i colori accentuati dal software.

L'immagine è il risultato di due scatti: uno di 25 secondi per il cielo e la cometa  e uno di ben  50 secondi per il terreno, per garantire dettagli nitidi terra. Fotocamera Canon 60 Da e obiettivo Sigma 50mm.


domenica 17 marzo 2013

La cometa perde i pezzi (??)

Che cos'è quella pallina scura poco sotto il nucleo della cometa, a destra ? Nelle belle immagini dell'astrofotografo Peter Rosen, ottenute il 15 febbraio scorso, sembrerebbe proprio un "pezzo di cometa" staccatosi, come capita molto spesso. I colori "artificiali" permettono di vedere  bene anche il variare della luminosità nella coda.  E' presto, e poco, per dirlo, ma la suggestione c'è. Se la cometa ha iniziato a sfaldarsi nei prossimi giorni ne avremo conferma.

  

venerdì 15 marzo 2013

Bellissima! La cometa come non la potremo vedere mai.


E questo per due motivi. Il primo perchè è vista dallo spazio, e noi siamo sulla Terra, la "luce" poi in cui è vista non è quella nostra, nel senso di quella che noi vediamo con gli occhi.

L'immagine, affascinante, è presa dal satellite Stereo B il 13 marzo, mostra la cometa con la sua coda (i "raggi" sono una conseguenza della elaborazione dati di Stereo), il nostro Pianeta  ( piccolo eh .... ) e un notevolissimo "sbuffo" solare di materia gassosa (sono milioni e milioni di chilometri...) . 

giovedì 14 marzo 2013

Buona Scienza = buoni affari. Inaugurato Alma, il più grande strumento per studiare l'Universo.

Ieri 13.3.2013, in mezzo al nulla (il deserto di Atacama in Cile) a 5.000 metri di altezza sulle Ande si è inaugurato ALMA, il più grande strumento mai costruito per studiare l'Universo.  Corona il lavoro e gli sforzi di anni, per molti quelli di una vita intera. Per metterlo insieme c'è voluta l'Europa, gli USA, il Cile e il Giappone. Pieno di Presidenti, scienziati, politici e giornalisti e soprattuto molta felicità per l'inizio ufficiale (quello sperimentale era partito da un po') di quello che al momento è l'occhio dell'umanità sull'Universo infrarosso, quello delle galassie più lontane. Un bel successo anche per l'Italia che ha partecipato al progetto con tanti ingegneri e ricercatori, oltre che importanti ditte  del settore come Thales Alenia Space, EIE, Medialario. 


E qui sotto un bellissimo filmato, da vedere almeno per un po' se proprio non avete 15 minuti, ma ne varrebbe veramente la pena. 

La Cometa in spiaggia

A Cape Code, Massachusset, 2 secondi di esposizione


martedì 12 marzo 2013

Niente cometa neanche stasera ?

E allora anche stasera consoliamoci con questo filmato con immagini e riprese strepitose riprese da Don Pettit, l'astronauta che ha innovato il "modo" di vedere la Terra dallo spazio.

                

La più bella di ieri


Presa da Russel Vallelunga a Ovest di Phoenix, Arizona . Per chi vuol provarci una di queste sere: 300 mm focale, 1 secondo esposizione, f5.6, Iso 800 

lunedì 11 marzo 2013

Se non siete riusciti a vedere la cometa ...

... potete (possiamo) consolarci con questo buffo video di Luna piena e mongolfiere.

La Cometa alle Canarie

Si sta avvicinando,  è già visibile, molto bassa sull'orizzonte, anche al sud Italia e man mano che passano le ore sarà più facile vederla, tempo permettendo. Se volete provare a fotografarla queste immagini di PanStarrs sopra il Teide alle Isole Canarie sono state prese con 4 secondi di esposizione ognuna, ISO 400. 


martedì 5 marzo 2013

Va in fumo un sogno



Il fuoco l’ha fatta tornare quel che era, le macerie sono infatti quelle tipiche di un capannone industriale bruciato. E un capannone era, ma dentro c’era un sogno che era nato e cresciuto grazie alla visione e soprattutto all’entusiasmo di un uomo fuori dal normale, Vittorio Silvestrini, aiutato dal sorriso e dal sudore di tanti amici, colleghi napoletani e no, che con orgoglio ti spiegavano, nei primi tempi quelli dell’edificazione e del riscatto di un’intera città, che lì c’era prima una delle zone industriali tragicamente deperite e più inquinanti del Paese. 

Ora c’erano loro, che costruivano con professionalità indiscussa una Città della Scienza, quasi una nuova Gerusalemme Celeste, fatta di mattoni, luci, tabelloni esperimenti che lì potevi fare, finalmente, quante volte volevi. E lavoravano giorno e notte, letteralmente nei primi tempi. E tu lì in un pomeriggio potevi finalmente capire perché il cielo sembra muoversi attorno a te se lo stai a guardare, perché sul ghiaccio si scivola e capire cosa succede quando una massa ne colpisce un’altra, perché tanto erano due palline legate allo spago e ti era tutto incredibilmente  famigliare. 

La prima volta che ci andai, parecchi anni fa per tenere un corso di aggiornamento, c’era il Ministro Ruberti, ministro alla Ricerca, in relax   da una riunione, a passeggio attraverso valanghe di bambini e ragazzi che incrociavano da tutte la parti i padiglioni, come stormi di rondini impazzite inseguiti da insegnanti, quasi martiri, urlanti ma felici di vedere finalmente i loro alunni e alunne interessati a qualcosa, in una realtà pur deteriorata come quella della periferia napoletana.  

Si è vero, si disse fra noi a commento, molti vengono qui per fare confusione e per un momento di libertà, ma quanto di questo resterà loro nella testa, certo qualcosa che tutti, proprio tutti, ricorderanno. Ed era proprio così, bastava guardare i ragazzini presi dalla frenesia del conoscere, provare tutti, proprio tutti, gli esperimenti disponibili.  Generazioni sono passate per quei grandi ambienti, hanno consumato le poltrone del planetario mentre gli “adulti” stavano in congresso poco più in là o cercavano la fortuna impiantando una “start up” nell’incubatore poi annesso alla Città della Scienza.


E’ bruciato un sogno, prima ancora di un’opera fondamentale per la città di Napoli e per noi tutti, costruita negli anni fra mille e mille difficoltà finanziarie ed economiche che aveva superato anche destreggiandosi bene anche nella foresta dei finanziamenti europei e con l’aiuto di tanti che hanno portato. Il sogno di una generazione che pensava, e pensa, che la Scienza sia importante per la riscossa culturale di un Paese.

Brucia la città della Scienza, brucia un simbolo e verrebbe da dire che è quasi una metafora della scienza italiana odierna, costretta a far emigrare oramai il fior fiore dei suoi più bravi figli e figlie.  Ma non lo è perché i sogni non bruciano, basta farli continuare. Chi sogna solo di notte perde molte cose che sanno quelli che sognano anche di giorno.

lunedì 4 marzo 2013

Vulcani,stelle, fumi e Via Lattea.

Un cielo così non lo avete (probabilmente), mai visto. Dall'inclinazione della Via Lattea capite che siamo dall'altra parte del globo, in Indonesia. 



Justin Ng è il bravo fotografo, che si dichiara alla prime armi. Figuriamoci quando sarà esperto !  Ha combinato insieme stelle, Via Lattea, tutto quel che passava in cielo, con le sagome di tre vulcani : Mount Bromo, Mount Semereu e Monte Batok. Il video del lunedì è pronto, a voi gustarvelo.